Agguato di Suzzara: due dominicani in manette

Blitz nella notte dei carabinieri di Mantova a Torino

MANTOVA Due fermi per le accuse di tentato omicidio, porto abusivo di armi e sequestro di persona, reati tutti in concorso, sono stati eseguiti nelle prime ore di ieri dai carabinieri del nucleo Investigativo di Mantova nei confronti di Cornelio Tiburcio Abreu, 32 anni, e  Fernando Adames Deivi, 22 anni; il primo residente a Desenzano, l’altro a Gussago, entrambi dominicani pluripregiudicati con diversi precedenti per rapina e spaccio di droga. Sarebbero stati loro, secondo gli investigatori, a trascinare in strada e ferire con un colpo di pistola  Marcos Ados Rosa Jimenez, 24enne loro connazionale, giovedì scorso a Suzzara. I due erano già stati identificatio come probabili autori dell’agguato dai carabinieri poche ore dopo il fatto. Ieri intorno alle 22 in zona Mirafiori a Torino, i due sono stati individuati da due agenti di una pattuglia delle Volanti Pegaso, la polizia in moto. I poliziotti avevano notato una Fiat Punto sospetta con tre persone a bordo. Dal controllo che ne è scaturito è emerso che due di esse erano ricercate per il tentato omicidio di Suzzara della sera precedente. Inoltre dall’auto su cui viaggiavano è spuntato un coltello lungo circa 30 centimetri che è stato sequetsrato. nessuna traccia, invece, dell’arma usata nella sparatoria di Suzzara. I due dominicani, che sebbene residenti nella Bassa Bresciana risultano attivi nella zona di Terni da dove proviene anche il 24enne che hanno tentato di uccidere, erano scappati a Torino rifugiandosi a casa di conoscenti. Portati in questura a Torino, lì sono stati raggiunti nel cuore della notte dai carabinieri mantovani che hanno notificato loro il provvedimento emesso dalla procura di Mantova e li hanno poi condotti nel carcere delle Vallette, dove saranno interrogati nelle prossime ore. Il connazionale che era con loro in auto è risultato estraneo alla vicenda di Suzzara ed è stata quindi rilasciato con la sola denuncia per porto abusivo d’arma. Le indagini sono ancora in corso per ricostruire con esattezza la dinamica dei fatti e il movente dell’agguato. Nel corso della conferenza stampa che si è tenuta questa mattina nella caserma di via Chiassi, il comandante provinciale dei Carabinieri di Mantova, colonnello Fabio Federici, ha voluto sottolineare il fatto che questo episodio nella sua pur enorme gravità, “non ha alcun legame con il nostro territorio”. Federici ha poi espresso grande soddisfazione per un’indagine condotta a tempo record dai suoi uomini e ha riportato il plauso ricevuto dal capo della procura di Mantova e dal prefetto di Mantova.