MANTOVA Nella mattina di ieri, una signora anziana di 89 anni, residente a Mantova (quartiere Valletta Paiolo) riceveva una telefonata sull’utenza telefonica fissa da un uomo, dall’accento meridionale, qualificatosi come agente di Polizia della Questura, e le comunicava che la figlia (dicendole correttamente il nome), aveva appena avuto un incidente e che non aveva versato i soldi dell’assicurazione. La Signora anziana, preoccupata, chiedeva di poter parlare telefonicamente con la figlia, ma l’uomo le diceva che in quel momento era impegnata con un dottore e che non poteva parlare. L’uomo al telefono forniva alcuni dettagli sulla figlia ed anche la professione (insegnante da poco in pensione), dicendole, tra l’altro, anche il nome del marito dell’anziana donna. L’uomo comunicava all’anziana che per “sistemare la situazione” sarebbero serviti 3200,00 euro e che avrebbe mandato l’avvocato della figlia, tale avvocato Rossi, a ritirare il denaro presso la propria abitazione. L’anziana faceva presente all’uomo che in quel momento aveva la disponibilità in casa soltanto di 300,00 euro. Per contro, l’uomo le domandava se avesse oggetti in oro, una tessera bancomat o carta di credito in casa, che avrebbe potuto, eventualmente, utilizzare a saldo della cifra richiesta. L’anziana ribadiva che aveva la disponibilità soltanto dei 300,00 euro; a quel punto l’uomo le diceva che avrebbe mandato l’avvocato Rossi a ritirarli. Dopo circa mezz’ora si presentava a casa dell’anziana un uomo, qualificatosi come avvocato Rossi, di circa 30 anni di età, alto circa 180cm, corporatura normale, barba rasata, capelli scuri media lunghezza, vestito distintamente, e senza particolare accento. Questi, dopo aver ritirato i 300,00 euro in contanti comunicava all’anziana che avrebbe dato la ricevuta direttamente alla figlia. Delle indagini si sta occupando il Gruppo Operativo della Polizia Locale a cui la Signora si è rivolta per sporgere denuncia.