Casa Nuvolari, nuovo polo culturale nella dimora del Mantovano Volante

MANTOVA Un luogo ricco di storia: prima quella della famiglia Nuvolari, poi quella delle Figlie di San Paolo e della loro attività, la libreria Paoline, che oggi prosegue con una nuova gestione. Si tratta di Casa Nuvolari, in viale delle Rimembranze . La villa, progettata dall’ingegnere Sante Pecchini e realizzata tra il 1933 e il 1934 per il capo dell’Ufficio Tecnico Comunale, l’ingegnere Aldo Badalotti, venne acquistata nel 1935 da Tazio Nuvolari, che qui si stabilisce con la moglie, i due figli, i genitori e la sorella.

Tazio, nato nel 1892 a Castel d’Ario, in quegli anni è al culmine del suo successo, soprannominato il “Mantovano Volante”. Nel 1932 Gabriele D’Annunzio gli ha donato la celebre tartaruga d’oro, accompagnandola alla dedica «all’uomo più veloce l’animale più lento».
Nel 1935, quando si trasferisce nella villa di viale delle Rimembranze, Nuvolari ottenne una delle sue vittorie più celebri, trionfando al Gran Premio di Germania e umiliando la superiorità tecnologica nazista. La nuova casa viene così dipinta del colore della maglia del pilota – il giallo – e la recinzione è innalzata su modello dei box del circuito di Nürburgring. Nello stesso anno fa anche realizzare l’autorimessa, nell’angolo nord/est del giardino, mentre nel 1939 la foresteria del custode, in quello sud/est, verso la strada.
In questa struttura dall’ispirazione razionalista Tazio Nuvolari abiterà fino alla morte, nel 1953. Prima di lui sono venuti a mancare i due figli Giorgio e Alberto, provandolo fortemente. Dopo la scomparsa del campione, nella casa rimane la vedova di Nuvolari, Carolina Perina, la quale chiamerà a vivere con sé le Figlie di San Paolo che, arrivate a Mantova nel 1955, nel ’56 avevano aperto la libreria Paoline in piazza Sordello. Alla sua morte, nel 1981, Carolina Perina lascia per via testamentaria la casa proprio alle Figlie di San Paolo, che qui si trasferiscono, spostando la propria l’attività negli ampliati spazi dell’ex foresteria e dell’autorimessa.

Nel 2021, in seguito alla partenza da Mantova delle suore, la proprietà passa alla Diocesi di Mantova. La gestione della libreria è stata così affidata alla casa editrice Il Rio che cura, con La Cittadella Editrice e la Pastorale della Cultura, anche le iniziative culturali di Casa Nuvolari. Da gennaio partirà infatti una serie di incontri letterari, ambientata nelle magnifiche sale della casa, come spiega Giulio Girondi, editore de Il Rio insieme con Giada Scandola. Si vorrebbe, inoltre, avviare una collaborazione con Automobile Club Mantova, per promuovere al meglio la figura ormai leggendaria del pilota.
Durante gli eventi o su prenotazione sarà possibile visitare il piano terra dell’edificio, nel quale ancora si respira l’afflato innovativo dei primi del Novecento, mantenendo integra l’atmosfera degli anni di Nuvolari, conservando le originali cromie pastello, i preziosi arredi déco, i pavimenti, gli impianti ancora funzionanti. Da un piccolo vestibolo, chiuso da una grande vetrata collocata negli anni ’80, si accede all’ingresso da cui si può entrare nel salone – che conserva ancora la carta da parati originale – nel tinello e, infine, nello studio. Questo ambiente, trasformato dalle suore in cappella, è stato riallestito con i mobili della camera da letto in cui Tazio morì l’11 agosto 1953.
Nell’insieme un luogo che racchiude tante vicende, vite, tradizioni e lavoro, raccolti e supportati ora da giovani imprenditori, per farne un polo aggregativo e culturale del quartiere e della città. (Ilperf)