Clima pazzo, noi sofferenti nel pieno della pianura smog

MANTOVA – La pianura tutta violetta. Lo smog soffoca spesso anche Mantova, piena pianura Padana. Limitazioni alla circolazione, ovviamente programmate ma non risolutive.  In molte città di varie regioni italiane stop ai mezzi più inquinanti per le alte concentrazioni di particolato, di smog che grava su viali e strade, piazze e vicoli, in centro e in periferia.

Un giorno ai primi di giugno del 2014 (caspita, sono già passati più di nove anni e la situazione è sicuramente peggiorata, passa il tempo ma non passano i problemi) ero alla Stazione Meteorologica di Sestola – Monte Cimone, provincia di Modena, 2173 metri sul livello del mare, per una conferenza sul cambiamento climatico e il ruolo delle rilevazioni.  Esperti di meteo ovunque, generali e colonnelli dell’Aeronautica che da anni studiano cieli e nuvole, clima e cirri.

Vi risparmio i dati sull’aumento dell’anidride carbonica che già dieci anni fa erano preoccupanti, ora sono allarmanti.  Disastrosi. Climatologi e scienziati del meteo fecero vedere un disegno che documentava il progressivo costante aumento delle concentrazioni di CO2 e dell’aumento medio della temperatura.  Una salita continua come quella per andare sul Monte Cimone. Poi fecero vedere dalla finestra che cosa c’era lì sotto, sotto il Monte Cimone: la pianura Padana. Non si vedeva naturalmente un panorama preciso di campi e torri, nuclei urbani e capannoni se non nelle immediate vicinanze, ma un mare violetto, una distesa di cielo color violaceo, tendente al fucsia con striature di grigio. Ecco quello è lo smog.

Quel panorama violaceo senza profumo alla violetta mi colpì anche di più dei grafici preoccupanti sull’aumento quasi incontrollato dell’anidride carbonica e di altri inquinanti sottili, o cosiddetti sottili. Viviamo e respiriamo un’aria violetta.

Dopo quella esperienza a Sestola, abbiamo scoperto anno dopo anno che, secondo vari dossier dell’Ispra, Brescia, Torino e Lodi ruotano tra loro e con altre città in testa nella poco invidiabile classifica delle città zona con il più alto tasso di smog. Respirare è difficile. In coda, e stavolta la coda è buona, c’è Viterbo: si vede altro clima, altra posizione, eredità di salubrità etrusca, città di Papi. Nel frattempo che cosa abbiamo fatto per combattere lo smog e il rialzo delle temperature? Non molto. Lanciamo programmi, facciamo conferenze, ci dividiamo sui rimedi e i grandi decisori continuano con le pratiche di una volta, come se non ci fosse questo rischio di non ritorno a 20 o 40 anni.

Bisognerebbe mandare come un video rullo le interviste agli scienziati che prevedono, con tanto di cartine, dove arriverà il mare se non si ferma l’aumento termico. L’altra notte, l’insonnia porta a documentarsi, un signore in televisione parlava di mare a Ferrara.  Pensavo fosse uno scrittore di fantascienza, era invece un climatologo.

Raccontava sulla base dei dati in possesso che nel 2100, 80 anni non mille anni, se non si invertiranno le tendenze, con l’aumento delle temperature e l’innalzamento dei livelli dei mari, l’Adriatico arriverà alle porte di Ferrara, e quindi sarà inutile la superstrada Ferrara Porto Garibaldi. Come cambierà Venezia? E come sarà la costiera triestina? E a Fiumicino ci sarà bisogno di zattere? E la spiaggia di Rimini? Noi sofferenti della pianura dello smog. Violaceo.

Scrive Papa Francesco al punto 58 della Laudate Deum resa pubblica mercoledì scorso:

“Poniamo finalmente termine all’irresponsabile presa in giro che presenta la questione come solo ambientale, “verde”, romantica, spesso ridicolizzata per interessi economici. Ammettiamo finalmente che si tratta di un problema umano e sociale in senso ampio e a vari livelli. Per questo si richiede un coinvolgimento di tutti. Attirano spesso l’attenzione, in occasione delle Conferenze sul clima, le azioni di gruppi detti “radicalizzati”. In realtà, essi occupano un vuoto della società nel suo complesso, che dovrebbe esercitare una sana pressione, perché spetta ad ogni famiglia pensare che è in gioco il futuro dei propri figli”