Corneliani, ancora fiato sospeso sino al 20 dicembre

MANTOVA Ha mantenuto la parola il co-ceo di Investcorp  Hazem Ben-Gacem data al sindaco  Mattia Palazzi volato a Londra venerdì scorso per incontrarlo, e ieri mattina, a uffici quasi ancora chiusi si è presentato in Comune dove ad attenderlo c’era lo stesso primo cittadino oltre alle rappresentanze sindacali di categoria di Cgil, Cisl, Uil, oltre alle Rsu aziendali.
Un incontro cordiale e costruttivo, riferiscono i sindacati e lo stesso Palazzi, nel quale sostanzialmente il vertice del fondo arabo-britannico ha manifestato la volontà di non scappare né di dare date di scadenza rispetto alle rassicurazioni rese il 19 novembre, ma di volere semmai investire nello stabilimento-madre di Mantova. Il tutto comunque gravato dalla pesante ipoteca giudiziaria del ricorso presentato a Brescia dalla famiglia Corneliani, che mette in discussione la conduzione aziendale e persino la governance societaria, della quale la Investcorp detiene il 51,4%.
La data chiave sarà il 20 dicembre prossimo, quando si conoscerà l’esito del ricorso, verso il quale lo stesso Ban-Gacem ha mostrato apprensione. Preoccupazione condivisa dai sindacati, che addirittura sollecitano alla famiglia Corneliani il ritiro del ricorso, sapendo che con questo atto viene a cadere ogni possibilità di dialogo tra i soci.
Successivamente i sindacalisti  Michele Orezzi,  Giovanni Pelizzoni e  Rosaria Scibilia, con le Rsu hanno informato l’assemblea dei lavoratori, percependone l’ansia, l’aria tesa, addirittura gravata dalla mancanza di interventi. Parlano espressamente di affrontare «il punto più delicato della storia della Corneliani».
Dal 20 dicembre e sino al 7 gennaio in ogni caso le parti sociali si dicono a disposizione di tutti: lavoratori, fondo e soci di minoranza. L’azione legale, precisano, non va a minare il fondo, ma il consiglio d’amministrazione, e dunque la sua operatività, rischiando di fare riaffiorare i 130 licenziamenti oggi congelati