Dal Gup, devastò il pronto soccorso, a giudizio

MANTOVA In preda ad uno scatto d’ira aveva letteralmente sfasciato il pronto soccorso dell’ospedale Carlo Poma. Per questo era stato rinviato a giudizio un 26enne avellinese residente a Suzzara. I fatti a lui contestati risalivano al 22 luglio di due anni fa. Quel pomeriggio il giovane in attesa di essere sottoposto a visita aveva all’improvviso dato in escandescenza mettendo a ferro e fuoco l’intero reparto. L’allarme era scattato immediato in attesa che arrivassero le forze dell’ordine; il 26enne nel frattempo aveva dato sfogo a tutta la sua ira irrefrenabile afferrando una piantana per la fleboclisi con la quale abbatteva i vetri delle porte della saletta di rianimazione e di altre porte interne del reparto verso cui avanzava con gli occhi sbarrati, scalzo e incurante dei cocci di vetro che calpestava ferendosi. Una volta immobilizzato era stato quindi sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio. Ieri mattina la prima seduta interlocutoria davanti al giudice per l’udienza preliminare Matteo Grimaldi.