Emergenza caldo: 8 mila persone, tra anziani e bimbi, potenzialmente a rischio

MANTOVA Il caldo, soprattutto se persistente, insieme ad un’elevata umidità può causare situazioni di disagio di diversa gravità, fino a mettere a rischio la salute, in particolare di anziani, neonati, bambini piccoli e persone in condizioni fisiche non ottimali; le temperature elevate possono provocare disturbi lievi, come crampi, svenimenti, gonfiori, o di maggiore gravità come lo stress da calore o il colpo di calore.
Anche per l’estate 2023, quindi, l’attività di prevenzione di Ats Val Padana si concentra particolarmente sulle persone più vulnerabili. In tal senso, come ogni anno, l’Ats – in linea con le indicazioni del Ministero della Salute e di Regione Lombardia – ha predisposto il Piano Operativo per l’Emergenza Caldo 2023.
Il Piano è stato curato in stretta sinergia da tutti i Dipartimenti di Ats, compreso quello Veterinario in una logica “One Health”, prevede la collaborazione delle ASST, degli Enti Sanitari e Sociosanitari, dei Medici di Medicina Generale (MMG)/Pediatri di Famiglia (PdL), delle Farmacie, dei Comuni e delle reti dell’associazionismo e del Terzo Settore ed è articolato in tre linee di azione: anagrafe di persone vulnerabili.
Raccoglie l’elenco delle persone identificate come potenzialmente vulnerabili sulla base di un’analisi di contesto che prende in considerazione fattori individuali, sociali, ambientali e condizioni di salute.
Uno specifico sistema di calcolo consente di suddividere il rischio in 4 classi (basso, medio, alto, molto alto). L’elenco delle persone identificate a rischio “alto” e “molto alto” viene condiviso con le ASST, con i Comuni e i MMG /PdL per le opportune azioni di rispettiva competenza.
Gli anziani over 74 anni non istituzionalizzati sono i destinatari principali delle azioni di prevenzione sul territorio, in quanto la presenza di patologie croniche, l’assunzione di farmaci o situazioni sociali di isolamento e deprivazione rendono questi soggetti maggiormente vulnerabili. L’Osservatorio Epidemiologico dell’ATS della Val Padana stima che sul nostro territorio siano circa 14.000 i soggetti a rischio alto e molto alto, 9.500 anziani over 74 e circa 4.500 bambini di età inferiore a un anno.