Entro l’estate un piano per l’agricoltura

MANTOVA Tavola rotonda sul rapporto tra agricoltura e scienza, ieri al Teatro Bibiena, in occasione dell’inaugurazione del Food and Science Festival. Dopo il taglio del nastro istituzionale, si sono alternate sul palco del Teatro Bibiena le voci di Michele Morgante dell’Istituto di di Genomica applicata, del presidente nazionale di Confagricoltura Massimiliano Giansanti e del senatore Gianpaolo Vallardi, coordinati da Marco Motta di Radio3 Scienza.
La discussione, sia in ambito produttivo che politico, è oggi tutta sulle tecniche di editing genetico in agricoltura.
Innovazione che permette di intervenire direttamente sul dna del prodotto, lavorando su una base specifica della sequenza genetica. Tecnica che permette non di creare Frankenstein food, per Michele Morgante, bensì di fare in modo che le piante sviluppino, ad esempio, maggiore resistenza alla siccità o si difendano meglio dai batteri, consentendo anche un minore utilizzo di trattamenti chimici su determinati prodotti, mantenendone intatta la varietà. Un argomento che si intreccia in modo stretto con la questione dei cambiamenti climatici e le emissioni di Co2.
In tal senso, per il presidente nazionale di Confagricoltura Giansanti è necessaria la realizzazione e l’attuazione di un piano per l’agricoltura, che in Italia manca da 40 anni. Il documento sarebbe necessario per poter limitare i danni dovuti al cambiamento climatico o utilizzare l’innovazione per limitare le emissioni di Co2, ad esempio avendo l’opportunità di produrre metano agricolo. In pratica per consentire di produrre di più e meglio, garantendo cibo più sicuro.
Il tutto in conciliazione con le politiche europee. E qui nascono le difficoltà politiche, come chiarito dal senatore Vallardi. In verità le complicazioni sorgono giò a livello nazionale, perché in ambito governativo le posizioni degli esponenti dei diversi partiti sono differenti. Ma bisognerà pur trovare una soluzione comune.
Da parte sua, il senatore garantisce un piano strategico per l’agricoltura italiana entro l’estate e circa l’editing genetico ritiene necessario quantomeno un confronto, per stabilire quali siano i reali fattori positivi che tale innovazione potrebbe apportare. Una riflessione che va poi affiancata alle proposte dell’Unione europea, ritenute spesso penalizzanti per il nostro Paese. Per ora ogni azione resta sospesa, date le imminenti elezioni europee, poi i lavori riprenderanno e si avranno, ci si auspica, risposte più chiare in merito alle tante domande ancora aperte. (Ilper)