Evasione fiscale, a processo l’ex compagna di Piervittorio Belfanti

MANTOVA Stando al capo d’imputazione avrebbe fatto rientrare nei cespiti aziendali della società cui era legale rappresentante l’acquisto di un natante da 458mila euro di valore al fine di detrarre indebitamente l’imposta sul valore aggiunto per un ammontare di circa 91mila euro. Con l’accusa di dichiarazione infedele secondo quanto statuito dall’articolo 4 del decreto legislativo 74 del 2000 era così finita a processo Manuela Misino ex convivente di Piervittorio Belfanti e amministratrice della “Media Service” srl. I fatti a lei ascritti risalivano al 2014. Secondo quanto contestastole dalla procura l’imputata, difesa dall’avvocato Luca Faccin, avrebbe fatto figurare l’imbarcazione quale bene ad uso aziendale e non invece ad utilizzo privato. Ieri mattina nuova udienza dibattimentale davanti al giudice Antonio Serra Cassano. La conclusione del procedimento è stata fissata al prossimo 15 aprile.