MANTOVA All’ospedale Carlo Poma è stata inaugurata ieri l’area dedicata alla Senologia, un reparto destinato alle pazienti prevalentemente con patologia oncologica mammaria. Situata nel Blocco A è diretta dal dottor Massimo Busani. Quattro i chirurghi: due uomini e due donne. Nello specifico si tratta di un’area di week surgery attiva 24 ore su 24 con cinque posti letto e personale dedicato. Nel 2019 l’attività ha conosciuto un significativo incremento: 611 interventi complessivi, ovvero il 15,7% in più rispetto al 2018. Il Poma diventa così una delle strutture più specializzate della Lombardia. «Il Poma – afferma il Direttore Generale Raffaello Stradoni è già ottimamente collocato nel trattamento delle neoplasie. L’asst ha tutta la filiera delle patologie mammarie. Si comincia dall’attività di prevenzione. Noi consigliamo sempre di allattare. Fa bene al bambino, ma anche alla mamma. Si prosegue con i trattamenti dieteteci. A seguir egli screening per trovare una possibile malattia precocemente. In questo caso, nel giro di tre giorni siamo in grado di avere l’assetto biologico della neoplasia, intervenendo con un trattamento personalizzato». Grazie a un generoso contributo di Iom-Istituto Oncologico Mantovano, le stanze di degenza, con 3 posti letto ordinari e 2 in regime di day hospital, sono state dotate di televisori. L’associazione ha inoltre donato di recente un’apparecchiatura per il lipofilling, tecnica che consente di migliorare i risultati estetici degli interventi chirurgici. Un reparto d’eccellenza, che non trascura l’approccio umanizzante alla malattia. Anche qui infatti, come già in varie altre strutture aziendali, si è puntato sull’arte e sulla bellezza per lenire la sofferenza e attutire l’impatto con la malattia e l’ospedalizzazione, grazie a un progetto di decorazione delle pareti in fase di realizzazione, mediante pannelli che vedranno come protagoniste le donne dell’arte: La ragazza con l’orecchino di perla di Jan Vermeeer, La dama con l’ermellino di Leonardo Da Vinci, Le tre età della donna di Gustav Klimt e Due donne tahitiane di Paul Gauguin.