MANTOVA Ha dato false speranze ad una madre disperata da più di un mese alla ricerca della figlia scomparsa, facendo perdere al contempo tempo prezioso alla polizia. Per questi motivi una 24enne italiana residente a Mantova, è stata denunciata per procurato allarme e interruzione di pubblico servizio, all’esito di indagini affidate alla Squadra Mobile. La giovane, dopo la trasmissione televisiva “Chi l’ha visto” andata in onda il 24 aprile scorso, aveva contattato la madre di Serena Zicca, una ragazza scomparsa da Pistoia all’inizio di aprile, prima attraverso i social network e poi telefonicamente, comunicandole di essere in possesso di notizie importanti sulla scomparsa della figlia. In particolare, aveva affermato di essere stata vicina di casa di Serena e di aver assistito a frequenti liti con il suo compagno pakistano, definito da lei persona strana e violenta. Le indagini compiute dalla Squadra Mobile della questura pistoiese hanno consentito di accertare che la segnalante avesse fornito false generalità e che non fosse mai stata a Pistoia; inoltre è risultata con vari precedenti specifici alle spalle per sostituzione di persona, false dichiarazioni sull’identità o su qualità personali o di altri e procurato allarme presso l’autorità. Pertanto, poichè le notizie diffuse dalla donna hanno amplificato nella madre di Serena lo stato di ansia per le sorti della figlia nonchè risentimento nei confronti del cittadino pakistano che aveva formalizzato la denuncia di scomparsa, ritenuto erroneamente l’autore di asserite violenze nei confronti della ragazza, la squadra mobile ha deferito la 24enne mantovana all’autorità giudiziaria. Nel corso di una perquisizione effettuata l’altro ieri nell’abitazione della segnalante, dagli uomini della squadra mobile di Mantova e disposta dal pubblico ministero della procura pistoiese Claudio Curreli, titolare del procedimento, è stato rinvenuto il cellulare utilizzato per effettuare le chiamate e la donna ha ammesso di essersi inventata tutto.
