PORTO MANTOVANO Via libera della giunta comunale di Porto Mantovano al progetto definitivo della nuova scuola dell’infanzia di strada Dossi, l’edificio moderno e sostenibile da 5 milioni e 280mila euro interamente finanziato con i fondi del Pnrr. Un plesso che di fatto andrà a sostituire quello di zona Drasso e che si svilupperà su un’area verde di 1.900 metri quadrati. Ospiterà 6 sezioni per accogliere circa 180 bambini, ma non prima del 2026 (i lavori, invece, termineranno l’anno precedente).
Un’opera veramente ambiziosa, che mette al centro elementi di qualità architettonica (a progettarlo sono stati gli architetti Vittorio Di Turi e Danilo Vespier, coordinati dalla collega dell’ufficio tecnico Rosanna Moffa). Nel rendering apparso sul sito balza all’occhio la forma futuristica, sicuramente fra le più all’avanguardia di tutta la provincia. L’edificio avrà un nucleo centrale circolare di 15 metri di diametro, area mensa e spazio polivalente, dal quale si diramano assi radiali per le varie funzionalità della scuola: la cucina, la sala insegnanti e un anello per le attività libere sul quale si affacciano le sezioni, ciascuna dotata di servizi con spogliatoi e servizi igienici e l’aula con ampia vetrata.
Sul progetto il gruppo consigliare della Lega chiede ragguagli relativamente all’aggravio di mezzi che rischiano di congestionare ulteriormente la viabilità locale in quella precisa zona. «Una tematica – osservano i consiglieri Buoli, Bastianini, Bindini e Luppi – per la quale in tempi non sospetti avevamo chiesto specifiche delucidazioni, che oltretutto si erano manifestate in un recente incontro pubblico presso la sala polivalente. Il flusso di auto e mezzi che giornalmente percorre il tratto stradale compreso tra via Dosso, via Bersaglieri e via Bachelet presenta già di suo una certa criticità, considerato che viene usato come bypass rispetto all’ex Ss 62 che attraversa Porto». La preoccupazione dei leghisti riguarda quindi la sicurezza stradale e di riflesso anche quella ambientale: «Speriamo che il progetto tenga conto di questi aspetti e che contempli la possibilità di inserire nuovi attraversamenti pedonali in sicurezza». L’altra domanda che si pone il Carroccio è di carattere prettamente numerico: «Se, come è stato detto, la nuova scuola rimpiazzerà quella del Drasso, dove attualmente vi sono 80 bambini, vorremmo capire da dove arriveranno gli altri 100 utenti. Perché se il piano è trasferire tutti i bambini delle materne nel nuovo plesso, ci troveremo con edifici vuoti che rischiano di fare la stessa fine del Csi».