Fine cantiere primaria al 13 novembre: i bambini collocati in plessi alternativi

ASOLA – La situazione delle scuole di Asola, a pochi giorni dall’incidente in cui è rimasto ferito un operaio 36enne impegnato nel cantiere di adeguamento sismico della primaria “Mangini” parla di un inevitabile slittamento dei lavori – che si concluderanno il 13 novembre – e con la necessità di porre i circa 400 alunni in plessi alternativi fino al momento del sospirato ritorno in classe.
Va detto che lo slittamento in avanti della conclusione del cantiere era già in parte stato causato dal lockdown che aveva causato ritardi nelle forniture alla ditta bresciana che si occupa dei lavori mentre l’infortunio al 36enne ha comportato solo un rallentamento ai lavori ma non un blocco.
Per quanto riguarda la suddivisione dei circa 400 bambini, la preside della “Mangini”,  Luisa Bartoli ci ha spiegato che dopo un lavoro di concerto con il Comune di Asola (che aveva ottenuto i fondi per l’adeguamento sismico del plesso) e degli altri comuni che ricadono nel territorio del Comprensivo (ovvero Redondesco, Mariana e Casalmoro) e dopo una serie di incontri con i genitori, si è deciso di suddividere i bambini collocando le tre classi prime nella biblioteca, le quattro classi seconde nell’oratorio, le tre classi terze alla primaria della vicina Acquafredda nel bresciano, le tre classi quarte nella scuola di Redondesco e le quattro classi quinte nel plesso delle medie di Asola: «Abbiamo cercato di non dividere le classi di età – ci ha spiegato la preside – Il lavoro del Comune di Asola ma anche degli altri comuni è stato eccellente e così anche la risposta dei genitori che, la prossima settimana, saranno portati in visita nei vari ambienti che abbiamo scelto per toccare con mano che la collocazione provvisoria non inciderà sulla qualità della didattica»
La preside ha confermato che saranno garantiti sia il prescuola che tutti i servizi di accudimento, che grazie al Comune è stato pensato un trasporto scolastico anche fuori dal Comune di Asola e che gli orari saranno adeguati per venire incontro alle esigenze dei genitori che hanno figli in diverse classi di età: «Per quanto riguarda i plessi posso comunque dire che abbiamo fatto, scuola e Comune, il massimo per garantire la buona qualità della didattica: la scuola di Acquafredda è un edificio di moderna concezione, quella di Redondesco è comunque una scuola del nostro comprensivo così come la media di Asola, e infine la biblioteca si trova in u edificio che un tempo era una scuola e l’oratorio è stato ben adattato alle esigenze dei nostri giovanissimi studenti». Complessivamente i bimbi che per due mesi andranno a scuola “fuori Asola” saranno 133: ovvero i 64 delle terze e i 69 delle quarte.