Fratelli d’Italia, ala destra? Palla al centro

MANTOVA Tutti sul carro del vincitore, si diceva un tempo, e così si potrebbe spiegare anche la massiccia confluenza di storiche presenze di Forza Italia nella compagine di Fratelli d’Italia in fase di costruzione, come visto durante il battesimo del coordinamento cittadino che ha designato Stefano Nuvolari al vertice del direttivo. Ma non manca di sollevare interrogativi da destra a sinistra questo consistente esodo, che più “estremizzare” a destra la componente ex centrista azzurra, parrebbe semmai “centralizzare” l’ala destra della coalizione.
Nulla di inedito, dato che da tempo sul fronte opposto la sinistra Pci-Pds-Ds ha conosciuto la via della moderazione con l’ingresso in massa dell’ex “balena bianca” democristiano-popolare. Simmetricamente, in Fratelli d’Italia si assiste al determinante travaso nel bacino della destra dell’ex “balenottera azzurra”, che ha evidentemente deciso di cambiare acquario.
Parlano i nomi notati puntualmente all’assise cittadina di sabato. Oltre a Nuvolari, sedevano in platea l’ex sindaco Nicola Sodano, il suo ex capo di gabinetto Alessandr Colombo e i suoi storici supporter forzisti Sergio Benatti, Carlo Bonfà, Stefano Spallanzani, Marco Ghirardini… Può bastare questo specimen a documentare l’esodo cittadino di Forza Italia. Fuori le mura, numerosi altri sono i rappresentanti della provincia ex azzurra svoltati a destra per farne un soggetto più moderato, comprese anche alcune cariche istituzionali.
Tra tutti comunque il più facilmente argomentabile è il passaggio di Sodano ai tricolori, andando in parallelo con quello del suo storico “dominus” politico Mario Mantovani. Ma la colonizzazione vede al momento abbastanza marginale il contributo dal terzo partner della coalizione, il Carroccio salviniano, del quale addirittura è stata rimarcata l’assenza all’appuntamento di sabato. Una defezione significativa da taluni interpretata addirittura alla stregua di una pausa di riflessione.