Il caso Nitsch va in Parlamento

MANTOVA Il caso dell’artista viennese  Hermann Nitsch, la cui mostra si terrà al Ducale tra maggio e giugno, ha mosso anche i livelli istituzionali sovra-provinciali. Contro l’iniziativa dell’associazione Moz-Art, sposata dal direttore del museo  Peter Assmann, si è pronunciato l’assessore regionale alla cultura Stefano Bruno Galli, che ha dichiarato: «Trovo disdicevole e disgustoso e sono profondamente sconcertato dalla decisione di Assmann, di allestire una mostra che si concentra su una macabra dissacrazione dell’uomo e della religione, e abbonda di immagini raccapriccianti: una sanguinaria e mortificante provocazione. La mostra non riceverà alcun tipo di riconoscimento da parte della Regione Lombardia».
Ma anche la senatrice  Isabella Rauti si è mossa con una interrogazione al ministro del Mibact per sapere se questi «sia a conoscenza dello sconcerto che ha provocato a Mantova la notizia dell’esposizione delle opere di Nitsch, e se «intenda revocare la kermesse offensiva ospitata nella città che conserva il “preziosissimo sangue di Cristo”».