Ndrangheta e fondi post-sisma. Minacce per l’affidamento dei lavori

MANTOVA  Non solo i beneficiari dei finanziamenti post sisma – così come le diverse figure professionali – avevano dovuto interfacciarsi loro malgrado con il tecnico istruttore Giuseppe Todaro secondo un collaudato schema criminoso, (e consistente nella corresponsione di indebite somme per garantirsi la trattazione della propria pratica in violazione dell’ordine cronologico e con aumenti dell’importo del contributo pubblico a fondo perduto), ma altresì gli stessi sarebbero stati costretti ad affidare indebitamente le commesse per l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione post sisma alle imprese indicate da lui stesso. Tutto l’affare quindi si sarebbe mosso attorno alle società riconducibili a Giuseppe Todaro e a suo padre Raffaele, di cui entrambi figuravano soci occulti. In particolare la Bondeno srls, con sede in via Matilde 12, a Bondeno di Gonzaga e la Cooperativa Edile Gonzaga. Nel caso della prima società, costituita il 14 settembre 2017, al fine di eludere le disposizioni in materia di misure di prevenzione patrimoniale e agevolare la commissione dei reati di riciclaggio, autoriciclaggio e reimpiego i Todaro ne avevano ceduto fittiziamente le quote sociali (per un valore di 2.900 euro) al prestanome Francesco Garofalo, non a caso risultato residente allo stesso indirizzo della società. Un modus operandi ben collaudato quello sopra descritto e portato avanti dagli indagati: tra i vari casi di specie gli inquirenti hanno individuato ad esempio quello perpetrato ai danni del proprietario di un immobile sito a Magnacavallo nella circostanza prospettando altresì, in caso di rifiuto al cambio di commessa in favore della Bondeno srls, di un contributo pubblico inferiore rispetto a quello spettante (159mila euro invece che 209mila) a seguito di errato parametro circa i metri quadri dello stabile (120 anziché i reali 160). In un altro caso invece, prospettando al proprietario di un immobile sito a Villa Poma controlli e verifiche ritorsive, dietro la minaccia di un ingiusto danno, se la persona offesa non avesse affidato i lavori a ditte indicate dallo stesso architetto Todaro.