MANTOVA Il professor Alberto Grandi, studioso e docente di storia dell’alimentazione nell’università di Parma, è stato incaricato dal Comune, in qualità di esperto per sostenere gli obiettivi derivanti dal protocollo d’intesa siglato per la promozione dell’enogastronomia nella Lombardia orientale “East Lombardy” anche per l’anno in corso. Tale protocollo si prefigge di proseguire la collaborazione con le province di Bergamo, Brescia e Cremona in una logica di “food experience”, ovvero di sostenere la filiera locale, creare nuovi percorsi turistici e favorire l’integrazione di cibo, ospitalità e turismo per lo sviluppo di un’offerta integrata di servizi turistici.
Il professor Grandi si è recentemente trovato sotto i fari (talvolta polemici) delle associazioni agricole e culinarie per certe sue valutazioni storiche volte, non a sminuire l’enogastronomia italiana o territoriale, quanto semmai a valorizzarla nel suo sviluppo storico rispetto ai prodotti originari. Da qui la “polemica” sulla pizza delle origini, o sulla carbonara, o sul Parmigiano Reggiano. Temi già dal docente mantovano trattati nella pubblicazione “Doi – Denominazione di origine inventata” edito alcuni anni fa da Mondadori.
Grandi è anche critico verso la cosiddetta “dieta mediterranea”, punto di vanto della cucina italiana, che però storicamente lui sostiene di doversi attribuire agli apporti americani del nutrizionismo seguiti nel nostro paese alla seconda guerra mondiale.