Il dopo Ies ha fatto un buco nell’acqua

MANTOVA –  Che fine ha fatto il sorgo? La parola stessa lascia vaghe tracce nella memoria in relazione a un progetto di cui tanto si era parlato due anni fa, e che sembrava essere il colpo d’ala per rimediare a un grande problema occupazionale. Ma quasi ce ne eravamo dimenticati tutti, dato che quel colpo d’ala non ha mai preso quota. Il piano di salvataggio di 31 dipendenti ex Ies che diedero vita col proprio Tfr alla cooperativa sociale Cop 21 per la produzione di pellet industriale sembrerebbe ormai definitivamente arenato.
A documentare quel progetto produttivo sono rimasti solo i silobag di sorgo (tecnicamente “herbal crops”), frutto di due campagne agricole nel 2017 e 2018 che hanno interessato complessivamente circa 2.500 biolche di terreno agricolo fra tutta la provincia. Terreni presi in affitto con particolari stipule contrattuali, ma che di fatto non hanno mai trovato le ultime fasi della produzione: principalmente l’essiccazione del cereale e la sua trasformazione in pellet.
«Il sogno si è bruscamente interrotto – commenta l’ingegner  Celestino Dall’Oglio, ex assessore comunale della giunta di centrodestra –. Sinceramente, le mie perplessità su quel piano di riconversione di personale mi aveva lasciato scettico da subito. L’evoluzione dei fatti ha dato ragione alle mie perplessità, peraltro sollevate anche da altri. Ho fatto accessi atti e indagini personali venendo a conoscenza che questo progetto mancava totalmente del “cuore”, ossia dell’aspetto tecnologico necessario a dargli compimento». Il che significa, a detta di Dall’Oglio, che il tutto si sarebbe risolto con due semine di sorgo successivamente stoccate, mai giunte a produzione, e quindi rimaste inutilizzate.
«Quel prodotto rischia di diventare un rifiuto peraltro difficilmente smaltibile – prosegue Dall’Oglio –, come si evince dalle verifiche Arpa in corso presso il comune di Pegnognaga, dove ci sono 500 biolche già utilizzate per produrre l’herbal crops. C’è stata speranza di poterlo sfruttare come sorgente per biogas, ma anche quella, come il lattughino e tante altre cose, ad oggi sembra sfumata».