Il Vescovo Busca: cerimonia molto sentita anche davanti allo schermo

MANTOVA In preghiera e raccoglimento: così la diocesi di Mantova ha vissuto ieri mattina la trasmissione della messa esequiale di Papa Francesco, celebrata in San Pietro e seguita in diretta all’interno della basilica concattedrale di Sant’Andrea. Numerosi fedeli hanno partecipato in rispettoso silenzio, nonostante la basilica fosse aperta anche per le visite alla cupola. Presente anche il vescovo Marco Busca, che ha sottolineato: «I nostri fedeli desideravano vivere questo momento non solo come visione della diretta, ma come partecipazione comunitaria di preghiera. Ho visto anche alcuni gesti molto sentiti». Il vescovo ha spiegato che la sera precedente, venerdì, era stato celebrato il momento centrale delle commemorazioni diocesane, con la messa di suffragio per Papa Francesco, concelebrata da don Marco con una sessantina di preti della Diocesi, e che «molte parrocchie hanno organizzato iniziative proprie», lasciando la mattina di ieri alla libera partecipazione. «Non ho convocato i sacerdoti – ha aggiunto Busca -, sapendo che molti erano già impegnati in parrocchia, anche per celebrazioni di cresime». Un pensiero è andato anche a coloro che hanno raggiunto Roma: piccoli gruppi di adolescenti, una settantina di scout e fedeli, molti partiti autonomamente, come raccontato dal vescovo mostrando le foto ricevute dai ragazzi: «Alcuni sono riusciti a entrare oltre l’obelisco. È stato bello vedere la loro testimonianza». Sull’omelia del cardinale Re, Busca ha commentato: «Un ritratto equilibrato del pontificato di Papa Francesco, che ha saputo unire stile personale, riforma ecclesiale e impegno internazionale, senza cadere in letture ideologiche». In basilica si è respirato uno spirito di fede autentica e riconoscente. (abb)