La conservazione del sapere tra antico e contemporaneo

MANTOVA Una rilettura tra antico e moderno. Sempre che si possa stabilire, in tutti i sensi, a cosa corrisponda uno e a cosa l’altro: “Preserving clouds” è il titolo della mostra, anzi della performance, che sarà inaugurata presso la Biblioteca Teresiana il 6 ottobre alle 18, ad opera dell’artista internazionale Protey Temen, come ieri illustrato dalla direttrice delle biblioteche comunali Francesca Ferrari, dall’assessora Comunale Alessandra Riccadonna e dall’editore Pietro Corraini, che nel 2021 già collaborò con Temen per per il sessantesimo numero della rivista Un Sedicesimo, pubblicata appunto da Corraini.
Si tratterà pertanto di un percorso, più che di una esposizione, che permette di porre in dialogo la conservazione tradizionale e quella attuale: i documenti protetti e tutelati in Teresiana dal 1780 e i supporti digitali. La mostra si collocherà nelle sale teresiane e darà modo di aggiungere ai due temi portanti della conservazione un punto di vista inedito e arricchente.
In quanto alla figura delle nuvole, – “le clouds” citate nel titolo – queste raffigurano sia l’accumulo di sapere sia un vocabolo ormai entrato nell’uso comune, quando si tratti di archiviare del materiale. L’artista arriverà a Mantova intorno alla fine di settembre, per trascorrere alcune giornate in Teresiana, lasciarsi ispirare e iniziare concretamente il suo lavoro, che potrà essere osservato da scolaresche e da chi sarà interessato ad approfondire il suo approccio espressivo, focalizzato soprattutto sul rapporto tra scienza e arte, come si può osservare anche in suoi precedenti manufatti, mescolando suoni, intelligenza artificiale e costruzioni tridimensionali. La curiosità aumenta, tenendo conto del fatto che al momento Temen sia stato grandemente rapito dai buchi dei tarli notati negli oggetti in Teresiana, perfettamente in linea con le carte che lui di solito trafora. Naturalmente l’intuizione dell’autore non deriva unicamente dai volumi messi a disposizione, ma pure dallo spazio, dall’architettura che lo circonda. Facendo diventare l’iniziativa un progetto collettivo. La Teresiana si conferma così come luogo vivo, fruibile non solo per argomenti inerenti temi librari, ma aprendosi, pur partendo da quegli argomenti, a diversi gradi di lettura e a differenti livelli di valutazione. Anche per incontrare nuove modalità di conservazione. E sulla custodia del sapere si potrebbe trattare all’infinito: la complessità di mantenere integro quello di tipo cartaceo, la pericolosità, già riportata in tanti testi e rappresentazioni visive, della manutenzione in quanto ricordo collettivo di cultura, in grado di far pensare l’individuo in modo autonomo e personale. Arrivando a imparare a memoria i classici, pur di non perderne per sempre i contenuti. Altri scrittori sono arrivati a immaginare popoli nei quali il testo scritto non avesse più alcun utilizzo. Allora bene, anzi, benissimo, che le tecniche di conservazione dello scibile umano si perpetuino ed evolvano. Anche attraverso e in simbiosi con l’arte. La rassegna è promossa dal Comune di Mantova in collaborazione con Corraini Edizioni.
Ilaria Perfetti