Lista delle assunzioni negata: scoppia il caso delle partecipate

MANTOVA Se il centrosinistra muove un sospetto di “parentopoli” nei confronti del centrodestra, con particolare riferimento a certe assunzioni avvenute nel Comune di Curtatone, il centrodestra cerca i possibili appigli per restituire pan per focaccia. E lo fa attraverso un accesso atti di Forza Italia nel Comune di Mantova, in relazione a voci non comprovate di assunzioni nelle partecipate dell’ente.
Sicuri che anche alla Tea, all’Aster o all’Aspef non si trovino “cognomi eccellenti” da ricondursi a presenti o passati amministratori? Questo l’obiettivo del capogruppo azzurro Pier Luigi Baschieri, autore di un apposito atto di accertamento. Ma la risposta passata da via Roma alle dirette partecipate non ha sortito l’effetto desiderato. La lettera di richiesta è ritornata indietro, quantomeno dalla Tea.
«Non mi stupisce questo atteggiamento – commenta Baschieri –. Da decenni i nomi degli assunti nelle partecipate o aziende speciali del Comune sono coperti dalla privacy, nonostante ci sia una giurisprudenza consolidata che dà ai consiglieri comunali diritto di accedere anche a questi dati sensibili».
In particolare Baschieri si appella a uno degli ultimi pronunciamenti del Consiglio di Stato, e anche a una sentenza del Tar della Campania datata gennaio 2010, che assicura il diritto di accesso dei consiglieri comunali anche agli atti “di una società mista, a partecipazione pubblica maggioritaria, affidataria di alcun servizi pubblici locali”.