Nuovo parco Te: torna il problema dei costi di gestione

MANTOVA È una bella guerra d’opinione quella che si offre sulle pagine dei social network in merito alla realizzazione quasi ultimata del nuovo Parco Te. Una guerra a suon di like e di commenti. La sola pagina ufficiale del sindaco Mattia Palazzi su Facebook, che annunciava le prove di illuminotecnica delle vasche con le fontane in azione, ieri sera aveva superato le 2.600 reazioni (fra pollici, faccini contenti e cuoricini), cumulando quasi 500 commenti, per la gran parte entusiastici o comunque positivi.
Non sono mancati ovviamente i contro-post, ovvero le voci critiche, che sempre via social hanno testimoniato disapprovazione, perplessità o giudizi poco lusinghieri per il lavoro realizzato. Ma in questo caso è sempre difficile incontrare un giudizio di gusto unanime.
Al di là della valutazione estetica, per le forze di minoranza rimangono irrisolti i nodi sui costi di gestione del neonato parco, del quale vengono sottolineati principalmente i costi di gestione (solo per i primi due anni saranno interamente a carico dell’appaltatore, ossia della Tea, capofila del raggruppamento di imprese che ha realizzato l’opera), mentre in seguito peseranno per circa 100mila euro sull’erario comunale.
In ultima istanza, ma solo per ordine, il problema della gestione contro bivacchi diurni e notturni, vandali simili, che già oggi rendono problematica la frequentazione negli altri parchi della città, e cui a ben poco invero valgono le telecamere.