Mantova maglia nera del distretto giudiziario

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MANTOVA  Mantova maglia nera del distretto giudiziario che fa capo alla Corte d’Appello di Brescia per quel che riguarda i fascicoli pendenti dei processi penali di primo grado: più 62,4%. Questo il dato negativo che emerge dal bilancio del primo trimestre 2019, dove risulta che il civile tiene (in alcuni casi migliora moltissimo), il penale soffre, ma soprattutto in primo grado. Per quanto riguarda il settore penale in Corte d’appello, ad esempio, da gennaio a marzo scorso sono stati iscritti, contro persone note, 730 fascicoli, mentre 989 ne sono stati definiti, quindi esauriti. Erano rispettivamente 905 (leggermente di più le sopravvenienze dunque) e 959 nel 2018. In totale, al 31 marzo scorso, in Corte si contano 5.906 fascicoli pendenti, contro gli 8.708 di fine 2016: significa un calo netto, pari al 32,2% in tre anni era del 25,3% a fine 2018 rispetto a tre anni prima. Ma non si può dire lo stesso in primo grado: il tribunale, sempre nel penale, nello stesso periodo di riferimento, segna un incremento delle pendenze dell’11,9% con 11.119 fascicoli ancora irrisolti rispetto ai 9.939 del 2016. Eppure, alla fine del 2018 si registrava un calo del 17,5% rispetto al 2015 (9.582 fascicoli pendenti rispetto a 11.620), e Mantova purtroppo qui è maglia nera del distretto con quel +62,4% di processi pendenti, anche se, spiega il presidente della Corte d’Appello di Brescia, Claudio Castelli, il nostro tribunale ha più di un’attenuante: «è un tribunale piccolo, se ne sono andati cinque magistrati», dice. Il vero problema, conclude, è che «sedi come Brescia e Bergamo, la prima addirittura distrettuale, continuino ad essere sottodimensionati».