Mantova sempre più vecchia, in arrivo il garante degli anziani

MANTOVA Sembra arrivata in dirittura d’arrivo la proposta avanzata dal gruppo consiliare di Forza Italia Mantova per l’istituzione di un garante dei diritti degli anziani. A giorni il regolamento per individuare la figura professionale di supporto al sindaco e all’assessorato al welfare sfilerà alla competente commissione statuto, organismo deputato ad esprimersi prima che il tutto transiti definitivamente per il consiglio comunale.
«È una bella vittoria – commenta soddisfatto il capogruppo azzurro Pierluigi Baschieri – per una città purtroppo sempre più anziana, ove un cittadino su quattro ha infatti superato i 65 anni d’età ed è per questo già tagliato fuori dal mondo del lavoro. Mantova con il suo indice di vecchiaia è a tutti gli effetti il capoluogo con il maggior numero di persone rientranti nella cosiddetta fascia della terza età.
Un primato dalla duplice faccia. Quella negativa che dimostra come il ricambio generazionale nel capoluogo sia bloccato da anni a causa della denatalità crescente e del maggiore appeal dei comuni limitrofi nell’attrarre le giovani coppie con soluzioni abitative meno costose e più moderne mentre quella positiva ci evidenzia come Mantova sia un città longeva in cui si può invecchiare bene grazie alla moltitudine dei servizi offerti dalle istituzioni pubbliche e dalle reti del volontariato».
I numeri demografici non tradiscono: su un totale di 49.258 abitanti il 25,21% della popolazione virgiliana (12.418 abitanti) ha superato tranquillamente i 65 anni d’età. In questa ampia classe demografica troviamo 5.379 persone nella fascia tra i 71 e gli 80 anni, 3.526 in quella tra gli 81 e i 90 anni, 698 quasi centenari collocabili tra i 91 e 100 anni oltre, infine, a 17 ultracentenari.
Il garante per gli anziani, che dovrà essere selezionato a seguito della pubblicazione di un avviso pubblico nel pieno rispetto della trasparenza, dovrà avere un curriculum di tutto rispetto con notoria esperienza nel campo delle scienze mediche oppure in quelle giuridiche o sociali in alternativa dovrà avere una comprovata esperienza nelle attività psico-sociali prestate nei servizi pubblici o del privato sociale attivi nel territorio cittadino. Tra le sue funzioni principali spicca la difesa dell’anziano sostenendolo in ogni iniziativa volta a prevenire e impedire ogni discriminazione oltre ad assicurare agli stessi l’erogazione di prestazioni adeguate atte a soddisfare il diritto alla salute e il miglioramento della qualità di vita, anche attivandosi in tal senso, se necessario, nei confronti dell’amministrazione interessata. «È innegabile – prosegue Baschieri – che questa figura avrà un ruolo chiave nell’amministrazione comunale, in quanto sempre più anziani vivono soli e sono scollegati dalla rete sociale.
Questa idea, da sempre un cavallo di battaglia di Forza Italia, l’ho proposta a seguito del Covid e della situazione di grave isolamento in cui si sono venuti a trovare i soggetti più fragili. Oggi più che mai va preservato il loro diritto alla salute e alle cure presso le strutture sanitarie pubbliche, i tempi di attesa sono esplosi dopo la pandemia ed è necessario migliorare i loro percorsi di cura e diagnosi. Ma non solo, il garante dovrà organizzare iniziative per coinvolgerli nel tessuto sociale cittadini». (loren)