Mesi di persecuzioni al datore di lavoro, 52enne sotto accusa

MANTOVA Dopo un lungo periodo di screzi e discussioni aveva preso a molestare il proprio datore di datore il quale, alla fine, si era visto costretto a denunciarlo. Stando alla ricostruzione, negli ultimi tempi l’uomo – di 52 anni – avrebbe infatti assunto nel negozio di biciclette in cui lavorava atteggiamenti sempre meno consoni, presentandosi ad esempio vestito in modo strano nonché rispondendo in malo modo sia ai clienti che al titolare, che comunque aveva deciso di non querelarlo. Anzi, a un certo punto, era stato lo stesso dipendente ad autosospendersi dal lavoro. Ma la situazione era peggiorata: aveva cominciato ad andare in negozio ad insultare il titolare. In un’escalation che comprendeva le minacce di botte e perfino di morte. Il 24 giugno scorso la vittima, esasperata e spaventata, aveva quindi deciso di sporgere denuncia per stalking alla polizia, dopo che la notte precedente era stato costretto a dormire in auto per la paura che il suo persecutore potesse aggredirlo per l’ennesima volta. Cominciava a temere davvero che mettesse in atto le minacce che gli rivolgeva. I poliziotti avevano preso in seria considerazione la denuncia cominciando a monitorare la situazione. Che non accennava a placarsi. Dopo l’ennesima segnalazione della persona offesa, il 1 agosto gli investigatori della questura si erano piazzati davanti al negozio sorprendendo in flagranza il 52enne rincorrere il datore di lavoro con l’intento di picchiarlo. A quel punto, inevitabili, erano scattate le manette. Per tale vicenda ieri l’uomo è comparso in udienza preliminare innanzi al gup Chiara Comunale.