Calcio Eccellenza – Stangata Castiglione, patron Laudini mette tutti in punizione

CASTIGLIONE Una vera e propria stangata, quella del Giudice Sportivo, nei confronti del Castiglione, che dopo i numerosi cartellini rossi rimediati nel derby con la Castellana, dovrà scontare una partita a porte chiuse (un fumogeno avrebbe sfiorato il direttore di gara), oltre a 1300 euro di multa per intemperanze di pubblico e tesserati e pesantissime squalifiche. Sono state inflitte, infatti, tre giornate a testa a Valotti e Mambrin, espulsi durante la gara per condotta violenta, mentre un solo turno è stato dato a Segna, mandato fuori per aver toccato la palla con la mano fuori area. Pesantissima la sanzione per Nicolò Lauricella, che è stato squalificato fino al 13 marzo prossimo. Praticamente un mese e mezzo di stop. Stessa lunghezza per la squalifica di mister Esposito, espulso durante il match. Un mese di stop per il viceallenatore Petrozzi, mentre il diesse Piacentini è stato inibito fino al 27 marzo.
Amareggiato il presidente del Castiglione Andrea Laudini, che ieri sera ha parlato alla squadra, annunciando che tutto il gruppo sarà in punizione fino a nuove disposizioni: «I giocatori, nella prossima gara ad Albino, contro il Falco, dovranno raggiungere la destinazione con mezzi propri, non ci sarà il pranzo di società, mancheranno quindi tutti i benefit di cui godono i nostri tesserati normalmente. Ci saranno poi altre conseguenze a livello disciplinare per chi ha avuto i comportamenti peggiori. Comunque tutti sono responsabili, con vari gradi di colpa, come è ovvio, ma indossare una maglia importante come quella del Castiglione, prevede delle responsabilità. Abbiamo fatto una pessima figura, è inaccettabile. Siamo usciti con le ossa rotte dal pronunciamento del giudice sportivo: un danno d’immagine sul quale non possiamo passare sopra».