Mondiali Cortina 2021: interdittiva antimafia per azienda mantovana

MANTOVA – La prima interdittiva antimafia per un’azienda che sta lavorando nei cantieri per i Mondiali Cortina 2021 è stata firmata dal prefetto di Mantova  Carolina Bellantoni una decina di giorni fa. Questo perché il prefetto di Mantova è competente per territorio, in quanto la ditta in odore di mafia è la Garda Srl che ha la propria sede nella nostra provincia. La misura amministrativa adottata allontana l’azienda dal tessuto economico legale impedendole di lavorare con la pubblica amministrazione, togliendola dunque dalla  white list della prefettura. A inguaiare l’azienda mantovana sono state le indagini dei carabinieri del comando provinciale di Belluno che dopo il primo blitz, dopo il lockdown, hanno approfondito alcune pieghe “sospette”. I militari hanno effettuato accessi settimanali al cantiere della ditta mantovana, subappaltatrice per dei lavori elettrici sulla statale 51 d’Alemagna. Nei controlli settimanali dei carabinieri sono emersi alcuni elementi di rilievo sotto profilo della prevenzione di eventuali infiltrazioni: in particolare, tra le maestranze distaccate, vi erano numerosi soggetti con precedenti di polizia o pregiudizi penali rilevanti anche sotto profilo normativa antimafia. Parliamo di almeno una decina di operai principalmente di Reggio Calabria (solo un paio sono siciliani), con collegamenti con la criminalità organizzata, almeno stando al loro trascorso. Nel loro passato reati di estorsione, danneggiamento di beni assicurati, turbativa d’asta: ovvero reati tipici di quegli ambienti criminali organizzati. Inoltre dalle verifiche dei militari è emerso che i mezzi d’opera utilizzati nel cantiere, spesso non erano censiti correttamente dalla banca dati, come richiesto dal Piano della Prefettura contro le infiltrazioni: erano macchinari intestati ad altre società, spesso molto distanti territorialmente da Belluno. Così, dopo le indagini dei carabinieri, l’azienda è stata passata ai raggi X, con un’attività di intelligence nel tavolo di lavoro che si riunisce periodicamente in prefettura, che è arrivata alla conclusione che il pericolo era reale. L’azienda Garda srl era iscritta anche alla White list, elenco istituito presso le Prefetture provinciali, al quale possono registrarsi le imprese che lavorano nei settori considerati più ad alto rischio di infiltrazione mafiosa. Una sorta di certificazione: garantiva che era “pulita”. Il problema erano però i lavoratori. Ora la società colpita da interdittiva antimafia non potrà più avere rapporti con la pubblica amministrazione. Il provvedimento ovviamente può essere impugnato nelle sedi giudiziarie competenti.