Mondo dell’arte in lutto per la scomparsa di Aldo Falchi

MANTOVA Mondo dell’arte in lutto per l’improvvisa morte di Aldo Falchi, poliedrico artista mantovano, scomparso all’età di 84 anni. Nato a Sabbioneta il 30 novembre 1935 si orienta verso l’arte figurativa per una predisposizione innata e per l’esempio del padre pittore, iniziando giovanissimo a modellare. Nel 1954 si trasferisce a Milano, dove frequenta l’accademia serale di Brera, mentre di giorno lavora nello studio del maestro Remo Brioschi, divenendo suo unico discepolo e collaborando alla realizzazione del monumento alla Resistenza di Reggio Emilia come modello e come scultore, a diverse sculture per il Cimitero Monumentale e per la chiesa “Dei quattro Evangelisti” a Milano. Nel giugno 1959 si stabilisce in Germania, scultore della prestigiosa fabbrica di porcellane Rosenthal. Di quest’epoca (1965-69) è il celeberrimo servizio dal titolo “Il Flauto Magico”. Acquisita una solida fama internazionale, nel 1973, riceve l’incarico dall’ambasciatore statunitense, di realizzare gruppi di sculture commemorativi per il 200° anniversario della Dichiarazione d’Indipendenza. Falchi esegue i gruppi in porcellana, tra i quali, appunto “La Dichiarazione d’Indipendenza” che si trova sul tavolo del Presidente degli Stati Uniti alla Casa Bianca. Nel 1978 crea per l’Ente provinciale del Turismo di Mantova la statua di Rigoletto ad altezza naturale, posizionata nel giardino della Casa di Rigoletto in piazza Sordello. Per il Bimillenario Virgiliano realizza il busto di Virgilio e bassorilievi virgiliani per sedi istituzionali, oltre alla medaglia ufficiale. Nel 1987 modella per la Provincia di Mantova, la medaglia per ricordare l’avvenuto restauro del campanile della Basilica di S. Andrea e della Cappella del Mantegna. Nel 1991 per il 400° anniversario della morte di Vespasiano Gonzaga, il Comune di Sabbioneta gli commissiona un busto del Duca e sei altorilievi che illustrano i fatti salienti della sua vita, collocati nell’atrio del Palazzo comunale di Sabbioneta