’Ndrangheta: quattro mantovani a giudizio

MANTOVA Sono quattro gli imputati mantovani che ieri sono stati rinviati a giudizio dal gup di Bologna nell’ambito del processo nato dall’operazione Grimilde sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta tra Emilia e Lombardia. Tra questi figura l’imprenditore  Claudio Roncaia, titolare della Riso Roncaia Spa di Castelbelforte, accusato insieme al suo socio  Massimo Scotti, di una truffa ai danni dell’Unione Europea. Secondo l’accusa Roncaia con Scotti e altre persone avrebbero ricevuto un finanziamento dall’Ue in cambio della fornitura di diverse tonnellate di riso entro il 15 ottobre 2015. I titolari dell’azienda avrebbero ottenuto una proroga sui termini della fornitura con degli atti falsi. I due sarebbero stati inoltre anche vittime di estorsione da parte di altri indagati per associazione a delinquere. Roncaia affronterà il processo dibattimentale a partire dal prossimo 16 dicembre insieme al suo socio Scotti. Con lui in aula ci saranno altri tre mantovani finiti nel mirino della Dda di Bologna che ha coordinato le indagini. Si tratta di  Francesco Paolo Passafaro,  Giuseppe Passafaro e  Pietro Passafaro, tutti residenti a Viadana e collegati dagli inquirenti al clan che fa capo a Nicolino Grande Aracri per vincoli di parentela. Sempre secondo l’accusa avrebbero operato come prestanome per conto di  Salvatore e  Francesco Grande Aracri, rispettivamente nipote e fratello del boss Nicolino e suocero di  Carmelina Passafaro, parente dei tre viadanesi. Ieri mattina il gup  Sandro Pecorella, che presiede l’udienza preliminare in corso nell’aula bunker del carcere bolognese della Dozza, ha rinviato a giudizio 22 dei 23 imputati del processo che non hanno chiesto di essere giudicati con riti alternativi, accogliendo quasi in toto la richiesta del Pm Beatrice Ronchi della Dda di Bologna. L’operazione Grimilde era scattata nel giugno del 2019 quando erano state arrestate 16 persone ritenute a vario titolo legate alla ‘ndrangheta cutrese insediatasi al Nord in particolare a Brescello. Sono complessivamente 83 le persone che sono state rinviate a giudizio in questo procedimento. Tra queste più della metà hanno scelto di affrontare il processo con riti alternativi compreso il patteggiamento. I rimanenti affronteranno invece il dibattimento in aula davanti al tribunale in seduta collegiale il prossimo dicembre.