Occhio al codice della strada: Asola ha raccolto 300mila euro in multe

ASOLA –  Quanto prevede di incassare il Comune dalle sanzioni derivanti dalle violazioni al codice della strada? È una domanda, questa, che la cittadinanza spesso si è posta e si pone. Ci dà una risposta il provvedimento adottato dalla giunta in merito, in quanto il nuovo codice della strada prevede che, annualmente si quantifichi la quota minima obbligatoria, pari al 50% dei proventi spettanti all’ente per la violazione delle norme, che deve venir destinata a precise finalità. È facoltà dell’ente destinare poi in tutto o in parte la restante quota del 50% dei proventi alle stesse finalità.
In genere tale delibera viene approvata in funzione del bilancio di previsione. Il provvedimento dell’esecutivo del sindaco Giordano Busi indica quali proventi da sanzioni amministrative pecuniarie dovute a violazioni del codice della strada l’importo di 300mila euro, con un fondo crediti di dubbia e difficile esazione quantificabile in poco più di 125mila euro. La somma rimasta a disposizione verrà destinata a interventi di sostituzione e ammodernamento della segnaletica delle strade, al potenziamento dell’attività di controllo e di accertamento delle violazioni stradali, alla manutenzione delle strade comunali, a interventi a favore della mobilità ciclistica e all’acquisto di automezzi e attrezzature da destinare alla polizia municipale e per trasferimenti alla provincia della quota dei proventi spettanti. Quali sono le finalità della delibera? Presto detto: una cifra non inferiore al 25% della quota è destinata a interventi di sostituzione o miglioramento della segnaletica delle strade di cui l’ente è proprietario; un altro 25% minimo è destinato al potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni; la rimanente parte ad altre finalità connesse al miglioramento della sicurezza stradale (manutenzione delle strade), all’installazione, all’ammodernamento, al potenziamento, alla messa a norma e alla manutenzione delle barriere e alla sistemazione del manto stradale delle stesse strade; a interventi per la sicurezza stradale a tutela degli utenti deboli; allo svolgimento di corsi didattici di educazione stradale nelle scuole; a interventi a favore della mobilità ciclistica.