Pacco sospetto al Poma, arrivano gli artificieri

MANTOVA Giornata di apprensione quella vissuta ieri all’ospedale Carlo Poma a causa di un pacco sospetto rinvenuto all’esterno dell’unità operativa di cure palliative. Nella mattinata infatti, secondo quanto sin qui trapelato, una dipendente della struttura sanitaria, avrebbe notato adagiato sotto il porticato della struttura di ultimo sollievo, una scatola di cartone del tutto simile a quelle utilizzate durante le feste per confezionare pandori e panettoni. All’interno però non vi era nessun dolce tipico natalizio ma bensì una strana ampolla trasparente contenente un liquido dalla composizione non meglio definita. Rimanendo sempre nel novero delle indiscrezioni, destinataria dell’insolito “regalo” sarebbe stata un’infermiera in servizio in quello stesso reparto, il cui nome sarebbe stato indicato su un bigliettino apposto sopra l’involucro. A recapitare il pacco forse un ex fidanzato della donna o uno spasimante anonimo, il che renderebbe ancor più inquietante l’intero episodio. Quali fossero le reali intenzioni dello sconosciuto non è dato a sapersi ma ora spetterà alle forze dell’ordine e alla magistratura far luce sulla vicenda. Fatta l’inattesa scoperta, immediato è quindi scattato l’allarme. I primi a portarsi sul posto sono stati gli uomini del gruppo nucleare, biologico, chimico e radiologico dei vigili del fuoco i quali, grazie all’ausilio di apposita strumentazione, hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area isolando il potenziale pacco pericoloso e sigillandolo nella plastica. A presidiare la zona transennata anche le volanti della Polizia di Stato e gli addetti alla vigilanza interna dell’azienda ospedaliera cittadina. Nel tardo pomeriggio poi sono stati fatti arrivare da Milano gli artificieri della sezione anti sabotaggio i quali terminate le prime opportune verifiche preventive circa l’effettiva pericolosità della sostanza hanno quindi preso in consegna l’ampolla per poter effettuare unitamente ai tecnici dell’Ats più approfondite analisi per risalire all’esatta natura del liquido.