E’ ufficiale: niente giostre sul Te per il prossimo Sant’Anselmo

MANTOVA Questa volta la pandemia non c’entra, ma c’entrano invece i cantieri che si andranno ad aprire già nei prossimi mesi, e il risultato sarà comunque lo stesso: le giostre sullo spalto del Te dovranno saltare un giro. Niente Sagra di Sant’Anselmo nel 2024, e l’appuntamento con il luna park viene pertanto procrastinato al 2025.
Ne ha dato conferma ieri l’assessore alle attività produttive Iacopo Rebecchi dietro a un interrogativo lanciato sui social da Catia Badalucco, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale. «Le giostre nel 2024 dove andranno, assessore Rebecchi?» era la domanda diretta. Concisa e immediata la risposta dell’assessore: «Non ci saranno. Lo abbiamo dichiarato sulla stampa a fine giostre 2023 . Ci sono nel 2024 lavori alla Bocciofila, alla Palazzina liberty e al sottopasso. Torneranno nel 2025» scrive Rebecchi.
Ma l’anticipazione non ha mancato di suscitare dibattiti, anche in ragione del fatto che a conclusione dell’edizione ’23 nel marzo scorso la posizione del Comune non sembrava essere così categorica: troppi cantieri, niente giostre. La soluzione alternativa sembrava essere semmai trovata delocalizzando per il solo 2024 il luna park in zona Boma. «È una delle aree che stiamo prendendo in considerazione, così come ce ne sono anche altre» aveva spiegato proprio Rebecchi in quella circostanza, dopo un confronto con gli operatori, fra cui Pierino Verzelletti, responsabile degli esercenti del luna park. Sembra però che oggi le cose stiano andando diversamente.
Proprio Verzelletti aveva lamentato l’esiguità degli spazi del Boma per ospitare tutte le attrazioni, e da lì la drastica conclusione confermata dall’assessore al di fuori dei social: «Abbiamo parlato nuovamente con gli operatori delle giostre suggerendo che il prossimo anno l’alternativa sarebbe potuta essere il Boma, ma loro stessi ci hanno detto che avrebbero preferito saltare un anno».
Non proponibile nemmeno la soluzione Migliaretto, che non rientra nelle disponibilità demaniali del Comune, nonostante ne abbia fatto richiesta ai ministeri competenti.
«Insomma, abbiamo davvero un grande assessore al commercio: l’unico ad avere cancellato il luna park. Solo il covid c’era riuscito. Però si potrebbe pensare a comuni contermini: per esempio a Curtatone», stigmatizza e propone il capogruppo consiliare di Forza Italia Pier Luigi Baschieri. E sullo stesso tenore vanno i commenti social di altri esponenti della minoranza, fra cui il leghista Andrea Gorgati: «Sono previsti dei lavori e quindi per loro non ci sarà spazio. Con questa notizia ringrazio il cielo che i miei nipoti siano cresciuti».