Palazzi prepara il botto finale con 11 milioni di opere

MANTOVA Oltre 11 milioni (11 e 200mila per la precisione) sono i fondi che l’amministrazione comunale ha messo a disposizione per le opere pubbliche nell’anno di chiusura del proprio mandato. Soldi pronto cassa che, comunque vadano le prossime elezioni nella primavera 2020, il futuro sindaco si ritroverà a disposizione per portare a termine infrastrutture, strade, piazze, verde pubblico, illuminazione, riqualificazioni di edifici scolastici e comunali, varie ed eventuali.
Accanto a queste opere messe nero su bianco, altre sono slittate agli anni successivi, a segnale del fatto che verranno realizzate in base alle disponibilità di bilancio, e altre ancora al momento risultano non pervenute, sparite proprio dai radar di via Roma.
La giunta ha approvato ieri il documento unico di programmazione (Dup), che dovrà adesso passare il vaglio delle commissioni e dei cittadini per eventuali correttivi. Dopodiché, alla ripresa delle attività post-ferie, il tutto arriverà in aula in autunno per i placet definitivo del consiglio.
Non è in discussione che, oltre alle grandi opere che troveranno compimento già entro l’anno (Torre della Gabbia, e parcheggi vari), il 2020 segnerà il gran finale col botto della giunta di  Mattia Palazzi. Come mostra la tabella qui accanto, il prossimo anno vedrà l’inizio di numerosi interventi di pronta percezione, soprattutto nelle strade (via Amadei, porta Giulia, viale Fiume, via Mori, eccetera).
Né si risparmiano risorse per la messa in sicurezza di numerose scuole (nido, materne, elementari), e nemmeno per la grande impresa di Mantova Hub, che dovrebbe trovare completamento nei due macro-lotti della “Piazza della Terra” e “Piazza del Paesaggio).
Slittano invece nell’indefinitezza del futuro prossimo altri attesi interventi, come quello di piazza Cavallotti, che – come già affermato dall’assessore alla partita  Nicola Martinelli – andrà subordinato al rifacimento di piazza Alberti. Idem viale Piave, che deve attendere prima il completamento del polo Esselunga in piazzale Mondadori.
Tempi lunghi invece (o forse incognite) per certi recuperi monumentali al Te o al Bibiena, l’infopoint nell’ex ostello di Sparafucile, così come per il nuovo plesso scolastico di Borgochiesanuova o il centro famiglie.
Sempre in tempi lunghi e incerti ha fatto la sua comparsa nei piani di Palazzi un sottopasso al passaggio a livello di Gambarara, mentre è scomparso del tutto il rifacimento di via Pitentino.