Condannato a 2 anni e 4 mesi per traffico illecito di rifiuti

MANTOVA – Due anni e quattro mesi di reclusione, 10mila euro di multa, con interdizione dai pubblici uffici e dagli uffici direttivi delle imprese; questa la condanna inflitta dal Tribunale di Brescia ad  Alessandro Gnaccarini, 55enne di Viadana, arrestato nel novembre del 2019 per traffico illecito di rifiuti. Le indagini condotte dai carabinieri del Noe di Brescia e coordinate dal Pm Roberta Panico, della Dda di Brescia, avevano consentito di individuare i collegamenti del 55enne con soggetti collegati con un gruppo criminale attivo nella gestione e nello smaltimento illecito di centinaia di tonnellate di rifiuti speciali, provenienti dalla Toscana, Campania ed ovest Lombardia, mediante il loro lo stoccaggio in tre capannoni industriali dismessi a Roverbella e Casaloldo oltre che a Soiano del Lago, provincia di Brescia. Le strutture erano divenute vere e proprie discariche abusive. La sentenza del Tribunale di Brescia, infine, ha disposto la confisca del capannone di Soiano del Lago e di un autocarro utilizzato per il trasporto dei rifiuti, disponendo a carico dell’imputato la bonifica dei luoghi, con la rimozione e lo smaltimento di quanto rinvenuto. Nell’operazione denominata Hope che aveva portato all’arresto del 55enne viadanese, era finito in manette anche un 42enne trevigiano,  G.V., al cui posizione è stata stralciata. Dalle indagini dei carabinieri del Noe era emerso il coinvolgimento nel traffico illecito di rifiuti di  Antonio Lo Prete, esponente della cosca di ‘ndrangheta dei Bellocco di Rosarno.