Parità di genere ma posti “impari” Comune: molte più donne che uomini

MANTOVA I parametri stabiliti dallo Stato circa il rapporto spese/entrate che regolamenta le assunzioni negli enti pubblici, in via Roma sono ampiamente rispettati: il Comune capoluogo su circa 76 milioni annui di entrate, per il proprio personale ne spende 18,5 (il 24,33%). Altrettanto rispettato è il Ptfp, ossia il Piano triennale fabbisogni di personale. Anzi, da questo punto di vista, l’ente potrà persino permettersi qualche assunzione in più nell’arco del prossimo triennio rimanendo nei limiti fissati dalla normativa.
Balza all’occhio nondimeno la manifesta disparità di genere che negli anni si è venuta a creare in tutte le fasce occupazionali dell’amministrazione comunale. Se ancora e da sempre si attende una certa equità distributiva nelle posizioni assessorili (nella giunta attuale si contano 4 donne a fronte di 5 uomini, compreso il sindaco), negli uffici il divario verso le fasce “rosa” è talvolta incolmabile.
Vi è anzi ampia deroga al decreto legislativo 198/2006 che agli articoli 25 e 26 postula “parità e pari opportunità tra uomini e donne”, e il contrasto di “ogni discriminazione in fase di accesso al lavoro, di trattamento giuridico e di carriera”.
Dal quadro riassuntivo emergono questi numeri: fra gli “operatori esperti”, 12 sono uomini e 33 donne; fra gli “istruttori” 62 sono gli uomini e 203 le donne; tra i “funzionari” o comunque il personale ad “elevata qualificazione” gli uomini sono 49 e le donne 79; infine, nelle “qualifiche dirigenziali”, la bilancia pende ancora a favore delle donne: 5 contro 4.
Una scelta sessista? L’amministrazione tiene ad assicurate che questo dato di fatto non è frutto di scelte: «La prevalenza della componente femminile che si registra nella maggior parte delle aree, è conseguente alle scelte che i cittadini compiono al momento di partecipare ai concorsi pubblici, dove si registra una fortissima presenza del genere femminile. Ne discende che le differenze di genere non costituiscono specifiche scelte politiche in materia di gestione delle risorse umane»-