Calcio Serie C – Mantova, gli ultras a Piccoli: “Ora caccia via Corrent”

MANTOVA Colpo d’occhio d’altri tempi ieri al “Martelli”. Quasi 4.000 persone non si vedevano da troppo tempo. Lodevole l’iniziativa della società per chiamare a raccolta i tifosi a sostenere la squadra. Ma quando una squadra si trova ad affrontare un momento critico come quello che sta passando il Mantova, può capitare che dall’euforia si passi in un attimo alla rabbia. È esattamente quanto accaduto ieri pomeriggio. Pronti via, subito l’invito ai giocatori, da parte della Curva Te, a tirare fuori gli attributi. Nemmeno il gol di Pierobon è servito a rasserenare gli animi. Cori continui contro mister Corrent, come accaduto nella gara di Lignano. Un rapporto mai sbocciato tra le parti, diventato ancor più complicato per i risultati negativi raccolti dalla squadra e per una serie di frasi dello stesso tecnico, nei confronti dei tifosi, che il popolo biancorosso non ha mai digerito. «Chiacchiere da bar» a Novara e «Non vedevano l’ora di contestarmi» dopo la sconfitta con la Virtus Verona. Critiche dalla Curva Te, ma anche dagli altri settori dello stadio che più volte hanno applaudito la presa di posizione da parte degli ultras contro il tecnico.
A fine partita un gruppo piuttosto numeroso di ultras è riuscito ad arrivare sotto la tribuna, percorrendo la parte interna dello stadio. Il gruppo è stato bloccato da un cordone di forze dell’ordine della Guardia di Finanza che ha impedito ai tifosi di avvicinarsi alla sede, da cui poi è uscito il presidente Filippo Piccoli, il quale è andato a metterci la faccia, come ha sempre fatto. Nessuna forzatura da parte degli ultras e nessun attrito con le forze dell’ordine. Solo tanta rabbia in corpo per l’ennesimo boccone amaro e per la figuraccia fatta dal Mantova in campo. «Ora lo devi cacciare». Questo quanto chiesto dai tifosi a gran voce al presidente biancorosso che è rimasto qualche minuto a parlare con loro, prima di rientrare negli uffici. Questa la situazione di ieri sul fronte dei tifosi, che poi hanno invaso i canali social dell’Acm e dei media con continue critiche a Corrent e Battisti. Sembrava un pomeriggio d’altri tempi, e invece è una triste realtà.