“Per Mantova”: preoccupazione per i lavoratori Tea

MANTOVA – Il gruppo consiliare “Per Mantova” esprime preoccupazione perché la norma relativa al codice degli appalti sulle società dei servizi, così come redatta, potrebbe comportare impatti significativi dal punto di vista occupazionale anche a Mantova, coinvolgendo il gruppo Tea, partecipato dal Comune di Mantova al 72%.
Testualmente, l’articolo 177 del codice delgi appalti stabilisce infatti che i titolari di concessioni, assegnate senza ricorso alla gara pubblica, dovranno affidare una quota pari all’80% dei propri contratti mediante procedure a evidenza pubblica, mentre per il restante 20% potranno ricorrere a società in house o società partecipate. «Di fatto – recita una nota del capogruppo  Andrea Cantarelli – l’articolo obbliga le aziende concessionarie a esternalizzare l’80% di tutte le attività, anche nei casi in cui queste vengano svolte direttamente dal proprio personale, azzerando di fatto un servizio essenziale per le comunità locali».
Da qui la richiesta al sindaco di Mantova  Mattia Palazzi a intervenire, attraverso Anci e i rappresentanti parlamentari mantovani, «per tutelare le aziende partecipate dai Comuni della provincia e affidatarie di servizi essenziali inerenti alla gestione dei rifiuti e alla distribuzione di energia elettrica e gas». Cantarelli menziona nella richiesta anche lo sciopero generale dello scorso 30 giugno del settore acqua, energia e igiene ambientale, che ha registrato a Mantova una partecipazione ampia e trasversale di Tea, con la richiesta di stralciare l’articolo 177.