Calcio dilettanti – Il Crl ha riaperto gli allenamenti. Ci pensano solo Castiglione e Suzzara

MANTOVA Lombardia in zona arancione: lo avevamo preannunciato la scorsa settimana, da oggi è operativo il provvedimento. E proprio nell’edizione di ieri abbiamo anticipato la possibilità di ripartire, prevista dalla nuova “fascia” di rischio, sin dalla giornata odierna, con gli allenamenti nei centri sportivi all’aperto, confermata anche dal comunicato diffuso dal Crl, che ha spiegato anche come approntare le autocertificazioni per muoversi tra diversi comuni. Ma come si comporteranno le mantovane in merito, due delle quali (Governolese e Suzzara) hanno pure cambiato guida tecnica nel corso del lockdown?
Il Castiglione deciderà proprio in queste ore cosa fare. Gli sforzi della proprietà si sono concentrati, in queste settimane, nel miglioramento delle strutture, con i lavori finalmente completati per il nuovo campo sintetico e per il completamento degli spogliatoi. I dubbi degli aloisiani sono proprio sull’utilizzo degli spogliatoi: qualora non fosse possibile utilizzarli verrebbe meno il motivo per svolgere, magari, una seduta o due a settimana in presenza agli ordini di mister Gianluca Manini. Non ripartiranno invece, per il momento, Governolese, Castellana, Casalromano e San Lazzaro. Ci sta pensando il Suzzara, che dopo l’arrivo di mister  Davide Pavesi, vorrebbe quantomeno avere l’opportunità di avere un faccia a faccia con i suoi nuovi ragazzi. Le zebre, qualora ci fossero le condizioni, potrebbero fare incontri o allenamenti specifici a gruppi di 5 o di 10 giocatori. Ma è tutto molto prematuro e prevale lo scetticismo generale su una ripartenza calendariata il 7 febbraio, ma che potrebbe slittare direttamente addirittura al 7 marzo.
Una data limite, sotto un certo punto di vista, anche perché altrimenti sarebbe molto dura riuscire a completare anche solo un girone d’andata per le squadre dilettantistiche, con annessi play off. Dopo i dubbi sulla regolarità di un campionato così strutturato, insomma, arriverebbero anche quelli di riuscire a trovare altre 15 settimane per completare anche un programma fatto di 12 giornate con relativi spareggi. Come giustamente sottolineato nella riunione di giovedì sera, sarà il Covid a determinare la ripartenza. Ci auguriamo che, in ogni caso, l’epidemia non costringa a cancellare, con un altro colpo di spugna, anche questa tormentatissima stagione 2020/2021.