Prende a morsi il sedere della vicina di casa, condannato per violenza sessuale

Il tribunale di via Poma

MANTOVA Stando al quadro accusatorio ascrittogli si era reso responsabile di un episodio di violenza sessuale perpetrato ai danni di una sua conoscente. A processo circa tale ipotesi di reato era così finito un 74enne italiano residente a Borgo Virgilio. Nello specifico i fatti a lui ascritti risalivano alla sera del 4 ottobre 2019 quando l’anziano, dopo aver adocchiato davanti casa una propria vicina, di un paio di anni più grande di lui, le si era quindi avvicinato, abbordandola con una scusa; alla donna infatti, in quel momento uscita dal garage della propria abitazione per gettare la spazzatura, l’uomo aveva proposto dapprima un aiuto per poi, in preda ad una sorta di raptus, abbassarle i pantaloni della tuta e morderle il gluteo destro, oltre a palpeggiarla con insistenza nelle parti intime. Colta di sorpresa, davanti a quel repentino gesto furtivo, la vittima aveva quindi cercato di divincolarsi, gridando a perdifiato e, una volta riuscita a liberarsi dalla morsa del coetaneo, ripiegare infine dentro casa in totale stato di shock. A quel punto, presa in mano la cornetta del telefono aveva subito informato dell’accaduto il proprio parroco prima di sporgere denuncia alle forze dell’ordine. Rinviato a giudizio, ieri l’imputato è quindi comparso innanzi al gup Arianna Busato per affrontare il processo a lui instaurato con rito abbreviato e, benché una versione da lui fornita del tutto diversa (gli avrebbe praticato un massaggio sapendo che era affetta dal morbo di Parkinson), è stato condannato ad un anno di reclusione, pena sospesa, a fronte altresì nel frattempo, del ritiro della querela da parte della persona offesa.