Psicosi Ucraina: boom di richieste per i bunker Made in Mantova

MANTOVA  Due anni fa la sua azienda aveva avuto un’improvvisa impennata di richieste proprio in concomitanza con il primo lockdown, quello dell’8 marzo 2020. Ora il centralino ha ripreso a essere bollente per la guerra in Ucraina. Oggi come allora chi contatta la sua azienda è interessato a costruire un bunker sotto casa. Da rifugio anti-Covid a rifugio anti-atomico il passo è più breve di quanto si possa immaginare, così mentre la psicosi da pandemia è ormai un ricordo ecco che spunta la psicosi da III guerra mondiale. La storia si ripete anche per Giulio Cavicchioli, imprenditore mantovano titolare della Minus Energie di Bagnolo San Vito, ditta che costruisce bunker. «Due anni fa il boom di richieste per bunker era stata una cosa molto estemporanea – racconta Cavicchioli -, un po’ gonfiata dai giornali. Questa volta invece è una cosa seria. Ormai la media è di una trentina di telefonate al giorno che ricevo da clienti, più una ventina da giornalisti – aggiunge -. È cominciato tutto venerdì scorso; negli ultimi 5 giorni ho ricevuto più telefonate che in 22 anni». A chiamare sono sia dei professionisti che operai; il target comunque è quello degli artigiani. Quasi tutte le chiamate di questi giorni vengono da fuori provincia: Lazio, Piemonte, Lombardia; per ora solo una dal Mantovano. A chiamare sono soprattutto donne. Certo la gente chiama, c’è paura di una guerra nucleare e del fall out, ma quanti comprano? «Ho venduto due bunker ieri (lunedì per chi legge, ndr) e un altro oggi (ieri, ndr) – risponde quasi incredulo per come stanno andando gli affari -, e probabilmente ne venderò un altro nelle prossime ore; ho già l’accordo praticamente fatto. Vista la richiesta i tempi di consegna sono già raddoppiati, ora ci vogliono due mesi». Due mesi per un bunker ma a che prezzo? «Un rifugio da 35 metri quadrati per una famiglia di 4-5 persone costa tra i 70 e i 90mila euro. I filtri che montiamo proteggono da tutti i gas da guerra conosciuti e al 100% dal particolato. Il periodo minimo da trascorrere nel rifugio in caso di fall out è di circa 20 giorni», sempre che non ci sia un nuovo attacco.