Rissa fra ultras, mantovano “scagionato” grazie alle immagini delle telecamere troppo sgranate

MANTOVA  Assolto per non aver commesso il fatto. Questo quanto deciso ieri, dal giudice Giacomo Forte, nei confronti di F.F., 40enne mantovano finito sotto accusa, assieme ad altre undici persone, per gli scontri tra ultras del 7 novembre 2021 in occasione della partita Mantova-Padova. Quel pomeriggio infatti, poco prima del fischio d’inizio una ventina di supporter biancoscudati, dopo essere arrivati in città in ordine sparso con le proprie auto e aver ignorato le indicazioni delle autorità sulle modalità con cui accedere allo stadio, si erano ricongiunti in piazza dei Mille, raggiunta attraverso vie interne. E qui, in via Salnitro, si erano trovati di fronte a un gruppo di tifosi virgiliani, quest’ultimi già informati dell’arrivo dei rivali. Non appena entrate in contatto, tra le due fazioni era così scoppiato un breve tafferuglio, che aveva coinvolto una trentina di ultras, di cui alcuni armati di cinture, aste delle bandiere e mazze. Il tempestivo intervento della Polizia era riuscito a interrompere le violenze e a evitare che qualcuno rimanesse ferito. Il successivo esame delle telecamere aveva infine permesso di identificare buona parte dei responsabili. I dodici ultras individuati, alcuni dei quali poi finiti a giudizio con rito abbreviato, erano stati denunciati per rissa e porto di oggetti atti a offendere. A scagionare l’imputato proprio i filmati troppo sgranati della videosorveglianza dai quali non è stato possibile risalire con certezza a lui.