Saracinesche giù in centro a Mantova: in meno di un mese perse 2 tabaccherie

MANTOVA – A un tiro di schioppo dalla “Gastronomia” di corso Umberto I, altri due colpi bassi si sono prodotti all’utenza del commercio in centro storico: la Tabaccheria di via Pescheria, e quella di via Pietro Fortunato Calvi. Il tutto nel giro di appena poche settimane.
Data ancora al maggio la resa incondizionata di Mary Bartoletti, titolare della tabaccheria e punto scommesse di via Calvi. Quella di via Pescheria di Giovanni Cermiglia (rilevata dall’ex titolare Vin – cenzo Chizzini, già assessore comunale della giunta Sodano) è invece fresca di settimana. Due esercizi che resistevano da decenni e decenni, ma che non hanno retto all’urto dei tempi. Soprattutto – ac – cusa qualcuno anche dalle pagine dei social – alle scelte viabilistiche dell’amministrazione comunale e alle continue chiusure delle vie, con pedonalizzazioni forzate e cali generali di flussi in centro.
Nemmeno si sottovaluta la lotta al tabagismo e alle ludopatie, che in generale per le tabaccherie autorizzate denuncia un drastico calo di introiti, a fronte invece di un aumento consistente dei costi di gestione. Ma come nel caso della Gastronomia, a prescindere dalle cause, la sintesi si traduce in uno svuotamento inarrestabile del centro