L’autunno arriverà ufficialmente solo fra una settimana con l’equinozio, ma l’estate ha ormai le valigie pronte. Correnti fredde settentrionali e orientali continueranno a dettare la linea per più giorni tenendo lontana qualsiasi velleità tardo-estiva. Tra oggi e domani il tempo proverà a guarire, ma troppe incognite pesano su una configurazione meteo ormai autunnale.
Grazie ai venti di caduta dalle Alpi ieri la temperatura ha riguadagnato i 25 gradi portandosi addirittura attorno ai 27° in città e nella parte orientale della provincia, ma il cambio di passo della stagione è stato quest’anno quasi traumatico. Solo due settimane fa si sudava con i termometri oltre i 35 gradi. Giovedì scorso il colpo di scena, con il termometro che scendeva a 14/15 gradi in pieno pomeriggio sotto una pioggia battente che sulle cime delle vicine alture veronesi girava in neve oltre i 1700 metri. Un settembre così non si vedeva da almeno un decennio. Anzi, negli ultimi anni il mese attuale si è quasi sempre comportato come un mese estivo a tutti gli effetti, con temperature oltre i 30 gradi addirittura nella terza decade.
Responsabile di un cambiamento tanto veloce è stata una rara (per la stagione) irruzione artica destinata a mantenere i suoi effetti almeno fino a venerdì prossimo.
Il blitz autunnale manterrà attive per diversi giorni correnti fredde orientali destinate a contenere le temperature entro i 22/23 gradi fino al prossimo weekend. Il vortice ciclonico che nei giorni scorsi ha fatto precipitare le temperature si è ora allontanato verso i Balcani, ma lo spostamento dell’anticiclone delle Azzorre sulla Scandinavia, dove rimarrà per più giorni, non promette nulla di buono per molte regioni.
L’Italia settentrionale sarà in realtà al riparo. Tra oggi e domani prevarrà il sole, sebbene disturbato da una certa nuvolosità accentuata da venti di bora che, specie domani, si presenteranno con una certa intensità su buona parte delle regioni padane. L’attenuazione del vento di foehn – responsabile del riscaldamento di ieri – favorirà invece una certa escursione termica nella notte, con temperature minime attese nei prossimi giorni fra 12 e 14 gradi. Anche mercoledì il tempo vedrà una certa nuvolosità, più compatta nel pomeriggio, con temperature in calo e quasi ovunque entro i 20 gradi.
Il fresco anomalo degli ultimi giorni non se ne andrà tanto in fretta. Da giovedì il vortice presente sulle regioni peninsulari tenderà poi a risalire verso nord determinando un parziale peggioramento ma senza fenomeni di particolare intensità. Anzi, nel mantovano le piogge eventuali saranno sporadiche se non assenti. Da venerdì, infine, è prevedibile un lento aumento delle temperature grazie anche al ritorno di un certo soleggiamento che nel prossimo fine settimana riavvicinerà le temperature pomeridiane ai 25 gradi. Di sicuro, però, il caldo africano non potrà tornare.
Alessandro Azzoni