Sottopasso della stazione: i cantieri a settembre, ma si affacciano i problemi

Mantova Ancora venerdì in piazza Don Leoni sono stati registrati tecnici all’opera per effettuare carotaggi nei punti in cui dovrà essere realizzato il nuovo sottopassaggio pedonale da 3,5 milioni, e già, a quanto pare, si prospettano problemi di natura tecnica. Sentiti gli operatori, qualcuno avrebbe detto – il condizionale è d’obbligo – che non si tratta solo di scavare un tunnel, ma occorre pensare anche ai collegamenti elettrici che finiscono per servire anche le linee dello stesso scalo ferroviario. Insomma, i problemi potrebbero iniziare prima ancora di avviare i lavori veri e propri.
Mancano conferme a questi che per ora sono solo timori. Lo stesso sindaco Mattia Palazzi, artefice della infrastruttura, che ha messo in bilancio mezzo milione per il suo co-finanziamento con Rfi, asserisce di non avere avuto avvisaglie in merito. Tantopiù, precisa, che i lavori inizieranno in settembre, e al momento non è credibile ce siano stati già evidenziati problemi tecnici.
Dal canto suo Rfi non conferma né nega, ma si riserva di chiarire le risultanze dei quei carotaggi nei prossimi giorni, a inizio settimana. Del resto, il progetto in capo alla stessa rete ferroviaria non ha mancato di prendere in considerazione tutti gli aspetti connessi con i sottoservizi (comprese appunto le condotte dell’elettricità), al punto che ben difficilmente possono presentarsi delle sorprese di tale natura. Ma gli imprevisti, si dice, sono sempre in agguato.
L’amministrazione dal canto suo sembra comunque intenzionata a perseguire gli obiettivi preposti in materia di alleggerimento della viabilità attraverso i superamenti di molti, se non di tutti, i ben noti ostacoli e impedimenti della cintura ferroviaria. Ostacoli che in parte riguardano piazza don Leoni, vero imbuto del traffico veicolare che somma circa 30mila veicoli giornalieri in transito fra via Pitentino e viale Nuvolari, ovvero sulle direttrici di Verona e del cavalcavia.
Altrettanto si dica per il superamento dei due superamenti dei passaggi a livello di Gambarara e Porta Cerese, per i cui sottopassi sono già stati prodotti al Comune gli studi di fattibilità, e per i quali sono già stati accantonati ingenti risorse dalle ferrovie (si parla nel complesso di oltre 30 milioni). Fuori dal computo rimarrebbe solo l’ostacolo di via Giovanni Bono (verso la Canottieri, per intenderci) il cui nodo crea problemi ai residenti e a tutta via Verona.