Trasporto pubblico senza vaccini, la protesta dei sindacati. Coinvolti 400 lavoratori di Apam

MANTOVA – Vaccinazioni in azienda per i lavoratori del trasporto pubblico, sale la protesta dei Sindacati di categoria per la decisione delle Associazioni Datoriali (Asstra, Agens e Anav) di non attivare il percorso che avrebbe permesso di vaccinare direttamente in azienda i lavoratori del settore, tra l’altro esposti al contagio. Un percorso condiviso e sottoscritto dalle Confederazioni a cui queste associazioni aderiscono. Ma al termine della riunione tenutasi il 4 maggio scorso fra le associazioni Datoriali sopra citate e le Segreterie Nazionali per definire l’attuazione del Protocollo del 6 aprile, firmato dalle Parti Sociali, l’amara sorpresa per i Sindacati. Nell’ambito della riunione, le Segreterie Nazionali hanno chiesto di attivare la campagna vaccinale nelle aziende del TPL attraverso, così come previsto dal Protocollo citato, un monitoraggio dettagliato rispetto all’adesione delle stesse al piano vaccinale. Operazione questa indispensabile per attivare il processo organizzativo finalizzato ad immunizzare le lavoratrici e i lavoratori del trasporto pubblico locale, contribuendo così anche alla campagna vaccinale pubblica. Ma, come detto. al termine della riunione è arrivata l’indisponibilità delle Associazioni Datoriali di attivare il protocollo e anche di effettuare un semplice monitoraggio.
“Anche su un tema rilevante come quello della salute delle lavoratrici e dei lavoratori – affermano unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna -, le aziende del trasporto pubblico locale, attraverso le loro rappresentanze, si contraddistinguono per la propria totale e assoluta indifferenza, nei confronti di chi ogni giorno garantisce lo svolgimento del servizio e il diritto della mobilità dei cittadini, mettendo a rischio la propria incolumità”.
Una decisione che riguarda anche i circa 400 dipendenti di Apam, l’azienda di Trasporto Pubblico Locale mantovana che aderisce ad Asstra. “Non riusciamo davvero a comprendere – spiega Sandro Anteini della Segreteria Filt Cgil Mantova ed Rsu di Apam – i motivi che hanno spinto le Associazioni Datoriali a non attivare questo protocollo, oltretutto a fronte di una condivisione del percorso di vaccinazione in azienda espressa dalle Confederazioni a cui aderiscono le associazioni datoriali. Gli autisti e il personale che lavora nel trasporto pubblico locale è quotidianamente esposto ai rischi di contagio e per questo andrebbe vaccinato il più presto possibile”. Al momento la situazione in Apam vede vaccinati i 32 autisti che si occupano del trasporto pubblico scolastico nei diversi comuni mantovani che hanno provveduto a vaccinare questi lavoratori, mentre per il resto del personale la situazione è in totale stallo.