Tutto pronto per il Palazzi-bis

MANTOVA Si muove con disinvoltura sul palco predisposto nel palasport dei Ferrovieri  Mattia Palazzi presentando i cinque sindaci venuti a lanciarlo “ufficialmente” per il mandato bis in via Roma, e i 580 ingressi contati (400 solo i seduti) che gremiscono all’inverosimile lo spazio attendono appunto quella paroletta fatidica, che però lui si guarda bene dal pronunciare.
Delusione? Rinuncia alla competizione elettorale? No di certo: un maxi-schermo alle spalle dei relatori mostra il logo con una M in campo verde acquerellato resa con quattro colori: M come Mattia, e M come Mantova. Infatti, in esergo, il pronunciamento che non lascia dubbi: “Mantova con Mattia”. A corollario, il sito www.mattiapalazzi.it, ma soprattutto la e-mail  partecipa@ mattiapalazzi.it con lo slogan “Tu e il tuo futuro” reso con tipografia scombianata, ma – restando in tema – futurista. Ultimo ma non ultimo, la sede del proprio comitato elettorale annunciata in centro, via Corridoni 45.
Non c’è più dubbio poi sulle intenzioni del sindaco quando, al termine di un discorso di 40 minuti stranamente letto (il sindaco predilige andare a braccio) auspica la formazione di «nuovi leader» per la sua Mantova del futuro, e un «gioco di squadra» per le prossime comunali che richiede la cooperazione di 500 volontari.
Insomma, i dubbi non ci sono, circa le intenzioni. Quanto alle motivazioni sono le stesse che il sindaco da quattro anni va ripetendo anche sui social network, aggiornate dai dati sulle cose fatte in questo lustro amministrativo in dirittura d’arrivo. Si va dagli oltre 63 milioni di euro reperiti grazie a bandi nazionali ed europei, ai 376 cantieri aperti e chiusi, oltre a quelli che verrano entro la scadenza; ci sono i 3 corsi di laurea di nuovo conio e il tanto atteso studentato universitario; c’è un turismo aumentato del 24% nel corso del mandato ai successi, in termini di riscontri, dell’anno di Mantova capitale della cultura 2016.
Altre cose meno visibili, al momento, ma di enorme valenza amministrativa: la riqualificazione dei quartieri, la strada imboccata per eliminare i “magoni”, i 160 milioni promessi da Autobrennero e i 50 milioni per completare il porto di Valdaro; colpo d’ala, spiegato nei dettagli tecnici, la risoluzione del nodo della Valdaro Spa, ereditata con 24 milioni di rosso, e oggi quasi in pareggio grazie alle vendite delle aree Rossetto e Paganella, che entro l’anno porteranno 100 nuovi posti di lavoro. E ancora, la Torre della Gabbia visitabile entro l’anno, il Podestà, e altre grandi opere che gli hanno persino consentito di glissare sulla svolta dell’ex PalaTe e di piazzale Mondadori, sulla nuova Pradella e piazza Alberti. Reiterati applausi hanno dato il viatico atteso, e così pure il festeggiamento particolare ricevuto al termine dell’evento.