Vicoli Barche e Stretto ancora senza telecamere

MANTOVA Erano state promesse, ma ancora non si vedono. Parliamo delle telecamere che l’amministrazione si era detta disponibile a installare in alcune zone centrali ma nevralgiche del centro storico.
Una richiesta depositata oltre quattro anni fa, ma che l’amministrazione non mai preso in considerazione, insomma. È quella di Catia Badalucco, consigliere comunale in quota a Fratelli d’Italia recentemente subentrata a Luca de Marchi, che torna a sollecitare la giunta di Mattia Palazzi in merito all’installazione di telecamere di videosorveglianza nei vicoli Stretto e Barche.
Entrambi questi vicoli sono situati in zone a traffico limitato, ma non salvaguardate da alcun impianto di videosorveglianza.
«Rammento che nelle medesime vie si trovano gli uffici pubblici di Tea dedicati al front office per la cittadinanza e alla distribuzione dei sacchetti per la raccolta delle immondizie – premette Catia Badalucco –. Uffici presso i quali vi è un continuo e numeroso afflusso di veicoli sprovvisti di pass Ztl che ovviamente finiscono per transitare, e molto spesso anche per parcheggiare nelle succitate vie e presso il piazzale Gasometro, quello antistante la sede della Tea».
Badalucco fa notare che i residenti corrispondono al Comune, tramite Aster, il contributo per accedere alla stessa Ztl per poi, giocoforza, venire penalizzati da persone sprovviste di autorizzazioni.
«È inconcepibile che chi paga regolarmente non trovi il posto auto, mentre certi “furbetti” continuano ad approfittarne – osserva l’esponente meloniana –. Va inoltre detto che sebbene l’amministrazione avesse assicurato pubblicamente sulla stampa locale che già dal dicembre scorso le telecamere sarebbero state collocate senza ulteriori rallentamenti, oggi ci troviamo nuovamente a dover denunciare le lamentale dei residenti per i disagi che stanno subendo a causa delle promesse disattese. A questo punto credo che l’assessore competente Iacopo Rebecchi debba fornire una risposta, confidando inoltre che si attivi in tempi veloci per sistemare le telecamere a copertura dei due vicoli».
Matteo Vincenzi