MANTOVA A meno di improbabili imprevisti, oggi sarà annunciato il nuovo allenatore del Mantova. Il dt biancorosso Christian Botturi ha dato una svolta alle trattative che, a quanto risulta, da giorni si sono focalizzate su un nome particolare. Bocche cucite in viale Te, ma tutti gli indizi portano a Davide Possanzini. Marchigiano di Loreto, classe 1976, ex attaccante, più volte avversario del Mantova in Serie B ai tempi di Lori con la maglia del Brescia. Oltre che nelle Rondinelle, ha militato in Reggina, Sampdoria, Catania, Albinoleffe, Palermo, Lugano e Cremonese. La sua carriera di allenatore comincia nel 2013 nel settore giovanile del Brescia e ben presto si lega a un nome: Roberto De Zerbi. Possanzini è il suo vice a Foggia, Palermo, Benevento, Sassuolo e Shakhtar Donetsk. La scorsa estate la separazione dal suo mentore e il ritorno al Brescia. Gli viene affidata la Primavera, poi in febbraio passa ad allenare la prima squadra in sostituzione dell’esonerato Clotet. L’esperienza è breve e sfortunata: due partite e due sconfitte. Gli subentra Gastaldello, che non riesce comunque ad evitare la retrocessione ai play out.
Possanzini rientra perfettamente nell’identikit disegnato da Botturi: tecnico giovane e di personalità, con un bagaglio di esperienza forgiato da anni di lavoro al fianco di uno degli allenatori italiani più celebrati degli ultimi anni, appunto De Zerbi. Questo dovrebbe (almeno sulla carta) sopperire alla limitata esperienza da primo allenatore che, almanacchi alla mano, si riduce a un paio di partite in Serie B e a quattro stagioni nelle giovanili del Brescia.
Come dicevamo, l’annuncio è atteso per oggi, non appena verranno definiti gli ultimi dettagli dell’accordo. Sfumano dunque le altre candidature, che Botturi aveva comunque sondato: Dossena, Tabbiani, Occhiuzzi su tutti. Definito l’allenatore, ci si metterà al lavoro per l’allestimento della squadra in vista del ritiro estivo, che si svolgerà a Veronello presumibilmente dalla terza settimana di luglio.
