Busseto, concerto sinfonico diretto da Haoran Li, sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini

BUSSETO Pagine sinfoniche di Giuseppe Verdi, Gaetano Donizetti, Richard Wagner, si affiancano alle variazioni sulle più celebri melodie verdiane di Marc-Olivier Dupin e Johann Strauss nel Concerto sinfonico diretto da Haoran Li, sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini, in programma martedì 11 ottobre 2022, ore 20.00, che arricchisce la programmazione del XXII Festival Verdi al Teatro Giuseppe Verdi di Busseto.

I temi da Un ballo in maschera, con il Preludio dall’opera e la Quadrille nach Motiven aus Verdi’s Oper “Un ballo in maschera”, op. 272 di Johann Strauss II aprono e chiudono rispettivamente un percorso che attraversa la seconda metà dell’Ottocento, passando attraverso le Sinfonie da Nabucco e da Roberto Devereux di Donizetti, e la dimensione cameristica del Siegfrid-Idyll di Richard Wagner, arrivando a sconfinare nel Novecento inoltrato con le Variations sur La Traviata de Verdi, per violino e orchestra d’archi, di Marc-Olivier Dupin, eseguite al violino solista da Mihaela Costea. Tra i giovani direttori d’orchestra più apprezzati della sua generazione, Haoran Li si è affermato nel panorama internazionale vincendo il primo premio al Concorso internazionale “Jeunesse Musicales” di Bucharest. Nel 2018 ha vinto il concorso il “Prize of the Orchestre Philharmonique de Radio France” e il premio del pubblico al Concorso internazionale Evgeny Svetlanov di Parigi. Il suo carisma e la sua musicalità dinamica l’hanno consacrato come interprete di eccezionale versatilità. La sua carriera internazionale l’ha portato a dirigere orchestre quali Deutsches Symphonie Orchester, Moscow Philharmonic Orchestra, Konzerthausorchester Berlin, Deutsche Radio Philharmonie Saarbrücken,George Enescu Philharmonic Orchestra, Romanian Radio National Orchestra, Vancouver Symphony Orchestra, e a lavorare con direttori del calibro di Daniel Barenboim, Seiji Ozawa, Gennady Rozhdestvensky, Fabio Luisi, Neeme Järvi, Peter Eötvös, Tugan Sokhiev, and Horia Andreescu.

Elide Bergamaschi