Colore, cultura, emozione con Fondazione Toscanini

PARMA Colore, cultura, emozione. Un programma sorprendente
chiuderà in bellezza La T-Day, una giornata di festa per tutti, voluta da La Toscanini per ricordare il maestro Arturo Toscanini nel 155° anniversario della nascita.Protagonisti del Concerto – in programma venerdì 25 marzo ore 20.30 all’Auditorium Paganini – William Barton, insignito nel 2004 del “Freedman Fellowship for Classical Music” dal Music Council of Australia, e La Filarmonica Toscanini diretta da Daniel Smith, direttore dall’alto profilo, vincitore di numerosi premi internazionali. Presenzierà al concerto anche l’Ambasciatore d’Australia in Italia e membro dell’Ordine d’Australia, Sua Eccellenza la signora Margaret Twomey, con il secondo segretario, il Signor Angus Minns, a testimonianza dell’importanza che la musica di William Barton e del suo Didgeridoo – strumento ricavato da un ramo di eucalipto, scavato dalle termiti, che viene poi lavorato e decorato con immagini della mitologia aborigena – rappresentano nella cultura del popolo australiano. In apertura il Prélude à l’après-midi d’un faune di Claude Debussy. Seguirà il brano Kalkadungu, scritto da Matthew Hindson e William Barton. Chiuderà il programma Daphnis et Chloé Suite n. 1 e Suite n. 2 di Maurice Ravel. “Si tratta di un programma ricco di colori ed emozioni – spiega il Maestro Daniel Smith -. I protagonisti sono entrambi gli strumenti vocali, il flauto e il didgeridoo. Questo concerto è un viaggio: ci svegliamo la mattina presto per ascoltare il richiamo lontano del flauto solista, riscaldando le nostre emozioni e sentimenti. La vita è bella. Improvvisamente la notte è interrotta da paura, invasione e distruzione inaspettate. Ma questo ci porta a comprendere il nostro profondo legame con la famiglia e a rispettare la terra su cui viviamo che ci dà una casa. Scopriamo insieme una grande speranza. Nel capitolo successivo, l’alba arriva di nuovo con i gloriosi uccelli di Ravel. Di nuovo sentiamo le emozioni di pace, amore ed eccitazione. Questo programma presenta un mondo che possiamo guardare con impazienza ancora una volta e attraverso le note estatiche finali di Ravel, mostra, dall’oscurità, il mondo edificante che ci aspetta. l’atmosfera nella sala da concerto farà emergere molte emozioni attuali, sia all’interno dell’orchestra che nel pubblico». Ravel, Barton, Debussy e la mitologia. Una mitologia appartenente a culture differenti, quella classica occidentale e quella aborigena. Ravel e Debussy, giganti della musica francese, il mito pastorale di Dafne et Chloe e il mito e la figura del fauno accoppiati all’entità aborigena Kalkadungu. 

Elide Bergamaschi